Gideon Cross penetra ancora: recensione “Riflessi di te” di Sylvia Day
Creato il 23 marzo 2013 da Alessandraz
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Ossimoro
Cari perplessi seguaci dei nuovi - e discutibili - trend del bestseller internazionale, come forse avrete saputo (ma se non fosse così, non datevene pena) è recentemente sbarcato nelle librerie il seguito delle avventure di Eva “sono bella, ricca e tormentata” Tramell e Gideon “ce l’ho lungo e sono più bello, ricco e tormentato di te” Cross.
Il secondo volume della Trilogia Crossfire è un romanzo fortemente disorganico: a una prima metà dall’attrattiva pressoché nulla, in cui vediamo ripetersi all’infinito gli esasperanti siparietti che avevamo già stravisto nel primo volume, segue una seconda parte interessante, con qualche venatura thriller, che culmina in un finale i cui risvolti meritano una riflessione.
Autore: Sylvia Day
Titolo: Riflessi di te. The Crossfire trilogy. Vol. 2
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 310
Prezzo: 14,90 euro
Trama: Nonostante le difficoltà del loro rapporto, Gideon Cross, bello e perfetto fuori ma tormentato dentro, ed Eva Tramell, come lui con un passato doloroso alle spalle, sono ancora insieme. Lei è sempre più innamorata, non riesce a stargli lontano e anche lui pare contraccambiare, anche se l'ombra di una sua ex amante continua a suscitare la gelosia di Eva e numerose incomprensioni tra i due. Eva è convinta che tra loro non potrà mai funzionare, ma non riesce a sottrarsi al desiderio incontrollabile e all'amore disperato che li legano. Il comportamento di Gideon si fa però sempre più distaccato e misterioso. Che cosa nasconde davvero? È possibile per due persone come loro, legate da un'incandescente alchimia erotica, superare i traumi del passato e costruire una relazione duratura e profonda? "Riflessi di te" è il secondo romanzo della "Crossfire Trilogy", che esplora il lato oscuro dell'amore e le possibilità di riuscita di una storia sempre in bilico tra passione e ossessione.
RECENSIONE
Avevamo lasciato i nostri eroi travolti dalla reciproca attrazione sessuale, tormentati dalla gelosia e inseguiti dai fantasmi del loro oscuro passato di abusi: ed è esattamente dove li ritroviamo e dove resteranno stanziali per oltre metà romanzo.
Il finale, poi, legittimerà con comprensibilissime ragioni di trama la staticità di questa prima parte; tuttavia, considerata nel suo complesso, non possiamo fare a meno di sonnecchiare amabilmente sugli speculari tira-e-molla di Eva e Gideon: prima la possessività di lei, che non dorme più dopo averlo visto passeggiare con l’insopportabile ex fidanzata francese (tale Corinne), poi la violenza fisica di lui, che mena a sangue l’ex ragazzo di lei (tale Brett), un cantante rock capellone che le ha scritto una canzone in ricordo dei vecchi tempi; e via così, tra stoviglie volanti e faraonici viaggi riconciliatori, con le solite acrobazie sessuali su cui altre parole non spendo.
Tutto questo inutile carosello serve solo a deconcentrare i lettori, a tenerli sulle spine in merito agli unici temi su cui vorrebbero, finalmente, delle risposte: da chi è stato abusato Gideon da piccolo? Da chi è realmente minacciata Eva?
Che i lettori si armino di pazienza, perché le risposte arriveranno solo alla fine, complice un pestaggio ai danni del povero coinquilino di Eva, Cary (figura dalle infinite potenzialità, che in questo capitolo, purtroppo, assolve la sola funzione di punching ball) e la misteriosa morte di un personaggio di cui vi rivelerò l’identità solo nella sottostante sezione spoiler.
Le risposte alle precedenti domande sono tutt’altro che inaspettate (e occhieggiano fin troppo a Cinquanta Sfumature), ma a colpirmi nel finale non sono stati tanto gli avvenimenti, quanto la reazione di Eva di fronte a una scoperta agghiacciante, che teoricamente avrebbe dovuto portarla lontana anni luce dalla decisione che finisce per prendere.
SPOILER (evidenziare per leggere): La detective dice a Eva che è stato Gideon a uccidere il suo fratellastro (ed ex stupratore) Nathan: l’ha fatto perché questi era arrivato in città con il chiaro intento di assassinarla. Alla fine del racconto la detective arriva quasi a giustificare Gideon per il suo gesto e puntualizza che, comunque sia, il caso sarà archiviato per insufficienza di prove (messer fallo lungo si è minuziosamente costruito un alibi di ferro). Eva torna felice da Gideon, finalmente libera dalla paura e completamente rinfrancata. FINE SPOILER
Per cui, questa rivelazione porta la coppia d’oro a un livello superiore rispetto ai protagonisti di Cinquanta Sfumature: se Christian Grey e Ana Steele erano fondamentalmente dei pupazzoni inoffensivi travestiti da amanti sadomaso, Eva e Gideon sono delle creature nere, dalla coscienza sporca come il carbone, che da vittime si sono trasformate in veri carnefici.
Può piacere o meno, ma innegabilmente si tratta di un netto cambiamento rispetto al prototipo.
Per concludere, Riflessi di te è un romanzo discontinuo, specie se raffrontato all’estrema scorrevolezza del primo volume: in ogni caso le rivelazioni finali (per quanto non esattamente inattese) portano il libro quasi a ridosso del genere thriller e suscitano riflessioni complesse, su cui può valere la pena di soffermarsi.
Beninteso, stiamo comunque parlando di un bestellerone di puro intrattenimento e privo di un appeal globale, che ciononostante ha i suoi momenti, in virtù dei quali arrivo a dire che, probabilmente, leggerò e recensirò anche il terzo volume, soprattutto nella speranza che venga dato più spazio agli ottimi personaggi secondari.
E voi? Avete letto o leggerete questo libro? Se sì, come avete preso la decisione finale di Eva e le scelte di Gideon?
L’Autrice: Sylvia Day è nata a Los Angeles, è cresciuta a Orange County (O.C.), e in seguito ha vissuto a Monterey, Oceanside, e Temecula Valley. È nippo-americana e segue da vicino le attività culturali giapponesi che si svolgono nel Sud California. Da bambina aveva due aspirazioni professionali: diventare una trainer di delfini al Sea World o scrittrice di bestseller. È riuscita nella seconda impresa. In testa alle classifiche del New York Times e USA Today, ha scritto più di 12 romanzi. Ha svolto i lavori più diversi: impiegata in un parco di divertimenti, traduttrice e interprete dal russo e ha lavorato anche nell'Intelligence dell'Esercito americano. I suoi romanzi sono tradotti in più di 30 paesi. È stata insignita dell'RT Book Reviews Reviesers' Choice Award, dell'EPPIE Award, del National Readers' Chioce Award, del Readers' Crown. In Italia Mondadori pubblica la sua trilogia erotica The Crossfire Trilogy (2012-2013).
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