"Gilbert" di P. Marina Pieroni

Creato il 13 novembre 2014 da Eliza @BiblioEliza
Buona sera amici lettori,dopo tante segnalazioni (ma non pensate che siano finite!! Eh no no!!) torno con una recensione. Ultimamente qui sul blog stanno tornando tanti amici e conoscenti e anche questa volta vi parlerò del libro di una cara amica mia e del blog, P. Marina Pieroni che già avete conosciuto per Bianco e Nero. Parte I. Il poetere dei draghi (QUI la mia recensione) e Bianco e Nero. Parte II. I draghi del potere (QUI la recensione). Marina torna con uno spin-off del primo libro dal titolo Gilbert, che ripercorre le prime 125 pagine dal punto di vista del principe detentore del potere Nero. Ringrazio con tutto il cuore Marina per avermi inviato una copia!
Pronti a tornare nelle Terre di Arret?

Titolo: Gilbert
Serie: Cronache delle Terre di Arret #1,5
Autore: P. Marina Pieroni
Editore: Selfpublishing
Pagine: 136
Ebook: € 0,99
Cartaceo: € 7,00
Data di pubblicazione: 2014
TRAMA
Un principe. Un demone. Un drago. Gilbert.
Nato e cresciuto tra sangue e morte, si troverà a compiere una scelta che metterà in discussione tutta la sua esistenza. Una ragazza sarà la luce della sua oscurità, oppure anche lei sarà persa per sempre tra le fiamme dell'Inferno. Insieme a lui. Le prime 125 pagine di Bianco e Nero riscritte dal punto di vista maschile.
Un viaggio nell'anima di un personaggio che sarà difficile dimenticare.
RECENSIONE
Nel primo libro di questa saga avevo particolarmente amato la prima parte, quella che ritroviamo anche qui. Era piena di passione ma anche di oscurità. Tuttavia mi erano rimasti alcuni dubbi, o meglio non avevo inquadrato del tutto il comportamento del principe Gilbert, trovandolo troppo altalenante. Leggere questo spin-off è stato come aprire una finestra sul cuore e sulla psiche di questo personaggio. All'inizio è quello che ci si aspetta debba essere il cattivo di turno, oscuro, altezzoso, perennemente annoiato dalla normalità, strafottente. Mica per niente la prima frase del romanzo è...
"Il candore di questo posto è nauseante."
... Gilbert si riferisce al castello Bianco, tutto trine e merletti, cupidi e fiorellini. In realtà come dargli torto... E' una frase molto diretta che ci da subito un quadro piuttosto preciso di chi abbiamo davanti. Gilbert è lì solo per dovere non certo per sua volontà e ha ben altro per la testa. Gilbert non è un principe azzurro, ma nero come la pece! Gilbert è lacerato dalla sua natura demoniaca e da quello che l'istinto gli impone, nutrirsi e rafforzare il potere Nero. Ma non può, non può lasciarsi governare dal desiderio del sangue, non può abbandonarsi a quello he la sua natura lo spinge a fare, perché farebbe male a lei, l'unica piccola  fragile luce che ha saputo far breccia in lui, sua moglie Serenia. E' una cosa che ho detto anche nella prima recensione, questi due personaggi hanno una tragicità quasi sconvolgente, ancora più enfatizzata qui dal dissidio interiore di Gilbert. E' stato bellissimo poter rivedere tutto, anche i piccoli gesti ed episodi, dal punto di vista del principe Nero e soprattutto vedere come la sola presenza di Serenia avesse la capacità di scatenare in lui reazioni insieme così tanto animalesche e protettive. Quest'uomo è una contraddizione vivente ed è per questo che mi piace sempre di più. Ma attenzione, Gilbert è e rimane il principe detentore del potere Nero, non mi diventa improvvisamente un rammollito zuccheroso. In ogni cosa che fa, anche il gesto più dolce e tenero ha un che di oscuro.

Retro copertina
(scusate ma meritava!)

Ma come al solito il destino, il fato, il Dio del "se non mescolo un po' le carte in tavola non mi diverto", chiamatelo come volete, ci mette lo zampino e gli fa incontrare Serenia. E' colpo di fulmine. Si forse stiamo cadendo un po' nel cliché della principessa Sissi, ma non lasciatevi ingannare:
Gilbert è un personaggio molto complesso e forse anche difficile da gestire all'interno di una storia perché si rischia con poco di farlo pendere eccessivamente da una parte e dall'altra, snaturando un po' il bello di questa serie, la sua dualità, il suo vivere sul filo del rasoio. Fortunatamente l'autrice ha saputo gestirlo alla grande, portandoti, come Serenia, ad amare e temere questo personaggio così magnetico.
Molto più sottotono è Serenia, che come in Bianco e Nero. Parte I mi rimane un po' insipida e infantile. Sembra quasi una bambina, ha proprio un che da principessina viziata.
In conclusione, ho trovato questo spin-off non solo bello e ben scritto, ma anche necessario per immergersi appieno nella magia di questa serie: se Bianco e Nero. Parte I ci proponeva la luminosità di Serenia, Gilbert ci mostra il lato oscuro e brutale della storia.
Voto...

Alla prossimaEliza

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