Nel 1976, quando Nadia Comaneci riscrisse la storia della ginnastica artistica, anche la Romania tornò su un podio olimpico che mancava dal 1960. Quattro anni prima a Melbourne la nazionale romena era giunta terza nel concorso a squadre e aveva trovato un altro bronzo al corpo libero con Elena Leustean; a Roma si confermò terza nella prova a squadre. Seguirono sedici anni di assenza dalle premiazioni dei Giochi fino alla leggendaria Comaneci, che aprì una lunghissima serie, tuttora aperta, di successi.
62 in tutto le medaglie olimpiche della Romania, che negli anni ha schierato ginnaste come Ecaterina Szabo, Daniela Silivas, Simona Amanar, Catalina Ponor e Sandra Izbasa, tutte salite più volte sul gradino più alto del podio. Rimanendo in tema di Olimpiadi, il primo titolo nel concorso a squadre è arrivato a Los Angeles nel 1984; il secondo a Sydney nel 2000, riconfermato nella successiva edizione di Atene.
131 medaglie mondiali e 151 europee completano il ricchissimo palmares della Romania, la scuola di ginnastica artistica femminile più florida e vincente del mondo se si esclude l’ex Unione Sovietica. L’espressione attuale di questo movimento sarà a Torino sabato 30 maggio, nella prima edizione del 4 Nazioni organizzato dalla Reale Società Ginnastica, che coinvolgerà anche le nazionali di Italia, Russia e Colombia. Oltre che con alcune delle migliori atlete del momento, al PalaVela l’appuntamento sarà anche con la storia.