Gino Bartali esempio di uomo e di sportivo

Creato il 23 settembre 2013 da Laperonza

Cos’è lo sport? Domanda retorica. Potremmo citare De Coubertin, potremmo parlare di insegnamenti di vita, di disciplina, abnegazione, spirito di sacrificio. Potremmo parlare di valori assoluti, di rispetto, di fratellanza. E poi accendere la televisione o aprire il giornale e vedere tutt’altro: doping, inganni, violenza, arroganza, razzismo e un giro di soldi che motiva tutta la parte negativa e cancella tutti i buoni propositi. C’è uno sport positivo, senz’altro, quello legato ai principi di cui sopra, ma non lo vediamo perché sommerso da tanta sporcizia prodotta a favore di telecamera.

Così quando giunge una notizia che parla di uno sportivo di altri tempi, che già era meritevole di stima e rispetto per il modo con cui ha condotto la propria esistenza di atleta e di uomo, e che ci racconta qualcosa che fa crescere ulteriormente il sentimento di profondo rispetto verso la sua figura, questo è confortante, quasi commovente.

Gino Bartali è noto prima di tutto per la sua rivalità con Coppi ma anche per il suo carattere spigoloso ma giusto, per una vita condotta in una rettitudine assoluta. Questa sua rettitudine, questa sua fedeltà ai propri principi, anche religiosi, lo ha portato ad atti eroici, a gesti che gli hanno fatto rischiare la propria vita per gli altri. E per far questo ha sfruttato le sue qualità atletiche e, forse, anche un po’ di quella popolarità che gli veniva dallo sport. È stato dichiarato dal sacrario della Memoria di Gerusalemme, Yad Vashem, “Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati in Italia.

Ginettaccio trasportava, nella canna della sua bicicletta, documenti falsi da Assisi a Firenze, documenti che salvarono la vita a centinaia di ebrei. Lo fece perché la sua fede cristiana, fortissima in lui, glie lo imponeva, soprattutto lo fece perché uomo giusto. Lo fece in silenzio, tanto che, pur essendo la cosa nota, non ha mai fatto clamore. Oggi questo riconoscimento stabilisce a futura memoria il valore di un uomo, di uno sportivo, che dovrebbe essere da esempio per tutti e, in particolare, per chi pratica sport. Si può essere grandi campioni e restare umani.

Luca Craia


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