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Ginseng: una pianta perenne
Il termine ginseng deriva dal cinese "Jen - Shen" e significa "pianta dell'uomo", infatti ha delle radici che ricordano la sagoma di un uomo oppure di un bambino. Chiamata anche Panax, questo termine deriva dal greco Panakos, il cui significato è panacea. Questi significati evidenziano le sue innumerevoli virtù, infatti è considerata, da alcuni, una pianta miracolosa. Il ginseng appartiene alla famiglia delle Araliaceae ed è una pianta perenne con crescita lenta. Aspetto fondamentale a cui bisogna prestare molta attenzione è la temperatura: se quest'ultima è superiore ai 30° o inferiore allo 0 la pianta rischia di morire. La temperatura ideale è fra i 16° e i 18°C. La piantagione del ginseng deve avvenire in un terreno argilloso - sabbioso ed è preferibile iniziare la coltivazione dalla radice anziché dal seme. Per favorire la crescita di questa pianta si consiglia di tenerla il più possibile all'ombra e di mantenere il terreno abbastanza umido. La germogliazione inizia in primavera, mentre nel periodo autunnale lo stelo e le foglie iniziano a cadere.
Le proprietà della pianta di ginseng
In quali ambiti si utilizza il ginseng
Effetti collaterali del ginseng
Anche il ginseng può avere, se usato in maniera eccessiva e prolungata, degli effetti collaterali. Tra i possibili effetti indesiderati si possono annoverare: insonnia, mal di testa, dolori addominali, diarrea, vomito, nervosismo e diminuzione della concentrazione. Per quanto riguarda le donne è ottimo per contrastare i sintomi della menopausa, ma può provocare perdite vaginali, dolore al seno ed è sconsigliato in caso di gravidanza ed allattamento. È sconsigliato assumere ginseng in concomitanza con farmaci antidepressivi, anticoagulanti e antinfiammatori. Inoltre si dovrebbe evitare l'utilizzo di questa sostanza in caso di diabete o problemi di pressione alta o bassa. Tuttavia, è opportuno sottolineare che gli effetti indesiderati causati dall'assunzione di ginseng non sono paragonabili a quelli causati dai farmaci, l'importante è non abusare.