Giò
Helen Brown
Autore: Helen Brown
Edito da: Pickwick
Prezzo: 10,90 €
Genere: Romanzo
Pagine: 416
Trama: Come si può affrontare tutto insieme l’organizzazione del matrimonio di un figlio, una fosca diagnosi e una figlia che lascia tutto per andare nello Sri Lanka a farsi monaca buddista? Prendendo un gattino imperioso e molto impegnativo. Perlomeno questo è ciò che fa Helen. Dopo la morte del precedente gatto di casa, Cleo, che aveva protetto la famiglia in un altro periodo doloroso, Helen aveva giurato che non avrebbe mai più avuto un felino per casa. Ma, come le diceva sua madre, giurare non conviene mai. Infatti Giò, un bellissimo cucciolo di tonkinese, piomba nella sua vita, sicuramente mandato dal suo predecessore. E, si sa, un maestro può avere diverse forme: anche Giò, con le sue stranezze e il suo caratterino, insegnerà ancora molte cose a Helen sulla libertà e sul rapporto tra madri e figli, guidandola fuori dalle acque scure dell’incertezza.
Questo è un libro da leggere su una bella poltrona, coperti da un plaid colorato, possibilmente di fianco a un caminetto acceso.
Il racconto è quello di una donna, felicemente risposata, circondata dall’affetto del marito, dei figli e di un gatto tanto bello quanto vivace e anche un po’ dispettoso.
Si legge bene, tutto di un fiato, passando da pagine “leggere” a pagine molto intense, ad altre cariche di tensione.
…
Avevo sempre pensato che l’amore a prima vista fosse un sentimento fra esseri umani, non una molla che potesse scattare fra una donna di mezza età e un gattino siamese. Ma in quei pochi secondi andai in estasi. In qualche modo, a livello subcellulare ci appartenevamo.
La storia del gatto Giò si sviluppa in parallelo a quella dei membri della famiglia, ma tutto il libro ruota intorno al rapporto madre-figlia, in tutte le sue sfaccettature, evidenziandone le divergenze e gli innumerevoli motivi di scontro.
Riporto una parte che ritengo molto significativa, che mi ha emozionato e che ogni tanto andrò a rileggere… Si tratta di alcune delle tipiche frasi che spesso una madre dice alla propria figlia… Possono tutte avere una doppia commovente letttura, perché nascondono in ogni caso un immenso amore.
“Quella maglietta è troppo corta. Ti prenderai un raffreddore” (Vorrei che stessi sempre bene)
“Sei troppo magra” (Non c’è bisogno che ti paragoni agli spaventapasseri che vedi sulle riviste. Sei già bellissima così)
“Dovresti depilarti le sopracciglia” (Goditi la tua sessualità. Approfitta della tua bellezza e della tua giovinezza finchè durano)
“Hai un buco nelle calze” (Sono dalla tua parte)
“Divertiti!” (Riempi la stanza di fiori. Bevi champagne. Apri il cuore agli altri. Sogna. Puoi fare tutto quello che vuoi con la tua vita)
“Abbi cura di te” (Amati, sei una donna meravigliosa. Non rimanere all’ombra di un uomo. Proteggiti. Non c’è nessuno più prezioso di te)
Insomma, un libro semplice ma “efficace”. Mi ha rasserenato, addolcito, qualche volta angosciato, ma il sapore che lascia in bocca è certamente quello di un bon bon mordido e dolcissimo.