Prima di partorire Rebecca la mia esperienza in fatto di bambini si esauriva in:
- vaghi ricordi di mia sorella neonata, specie quando cercavo di farla fuori perché aveva rubato il mio posto di principessina della casa
- vaghi ricordi di mia cugina che cambiava il pannolino alla sua seconda genita che si imbestialiva come un coccodrillo del Congo
- nitidi ricordi della figlia di amici che piangeva producendo suoni in grado di perforarti i timpani in meno di una mezzora.
Sapevo che mangiavano, sporcavano i pannolini e piangevano, ma in realtà non avevo idea di quel che facessero realmente durante tutto il giorno. Per me era un dubbio consistente visto che, lavorando in casa, mi chiedevo se sarei riuscita a mantenere la mia produzione quotidiana di parole.
“Mamma ma che fanno i neonati tutto il giorno?”
“Nei casi più fortunati, dormono”.
Non ci credevo. Non appena portata Rebecca a casa ho scoperto cosa fanno i neonati tutto il giorno: dormono.
La produzione di parole quotidiana è addirittura aumentata e io ho iniziato a pensare che “accidenti, sono stata proprio fortunata”.
Poi crescono. Superato l’anno le cose cambiano. Dormono circa due ore al giorno e hanno una soglia di attenzione per i giochini confezionati e comprati davvero bassa (quindi non spenderci troppi soldi) che non supera i dieci minuti. E io in dieci minuti cosa ci scrivo?
Quindi ho iniziato a pensare e ripensare con quale gioco l’avrei potuta intrattenere, perché va bene la passeggiata al parco, ma non è che posso trascorrere tutte le giornate ad inseguirla e a vietarle di mangiare il pane che gli altri bambini lanciano per i piccioni e che lei si diverte a raccogliere da terra.
Ecco un consiglio per intrattenerli in maniera produttiva e divertente, per entrambi.
Tagliare i fagiolini in due. Si crede sempre che i nostri bambini siano troppo piccoli per fare questo o per fare quello… in verità Rebecca, quando la metto nella condizione di farlo, si dimostra piuttosto grande. Prendi ad esempio i fagiolini, sai quelli che odi pulire? Riesco ad intrattenerla per una buona mezzoretta sedendola accanto a me e chiedendole di tagliarli. Io li privo delle puntine, lei li taglia in due.
Risultato: la bambina si diverte, trascorre del tempo utile con me, socializza con le verdure, che per altro adora, impara a toccare con le mani il cibo e io mi pulisco i fastidiosissimi fagiolini.
Inconvenienti: la bambina ancora non ha capito la differenza fra fagiolini cotti e crudi, quindi capita che si mangi i fagiolini mentre li taglia… ma per un pezzetto di fagiolino crudo non è mai morto nessuno.
A presto con un nuovo gioco per pupi e mamme
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Written whit love by Claudia