Giochi & Fumettame: Aggiornando Dicembre

L'idea era un post-promemoria per me stesso, tanto per tenere il conto di parte di ciò che sto a (o ho appena finito di) seguire/giocare.
Perché fare singoli post come si deve non c'avevo testa, spiacente.
Riassumendo, oggi parliamo di:

1. Knights of the Old Republic (l'unico, vero originale capolavoro del 2003, no MMORPG scrausi)
2. Dark Souls
3. Fatale
4. The Walking Dead
5. Saga
6. Death of Wolverine
7. Magneto
8. Rocky Joe

In sintesi, scorrete pure qua sotto e scegliete l'argomento che v'interessa approfondire. Oppure SCAPPA MARTY!!
Il bello è che ne è venuto fuori un popurri tra il retrò-moderno e nuovo-vintage

GIOCHI

Sostanzialmente due, che qui tratterò in maniera ultrasommaria per dare più spazio al fumettame di cui sotto:

Knights of the Old Republic

per gli amici KOTOR.
Gioco che amo sin dalla sua uscita, e che ha contribuito ad accrescere il mio conflittuale interesse per la saga di Star Wars (e confermare la mia vecchia stima per la Bioware, risalente al primissimo Baldur's Gate)
Parliamo di un titolo che, per inciso, ho già terminato due volte qualche secolo fa...ma ebbene si, quel trailer mi ha messo una voglia matta di rispolverarlo e non ho saputo resistere.
La cosa buffa è che me lo ricordavo stupendo, ma non così tanto stupendo:

uno dei migliori RPG mai creati a memoria d'uomo, e questo anche senza considerare la pesantissima licenza che va trainando, un videogame che nel 2003 ha vinto tutti i premi possibili ed immaginabili, e si capisce perché.
Al tempo, recensii lui e relativo (mutilato) sequel per il solito caro vecchio Cetramod, quindi non è da escludere che prima o poi lo xabacadabriamo come si deve.
In ogni modo, un capolavoro che i suoi 11 anni se li porta tutti in modo più che egregio.
PS: Tra le altre cose, è il diretto antesignano di Mass Effect (di cui ha gettato più di una base e condivide almeno mezzo staff)

Dark Souls

per gli amici MAVAFFAMOCC
e SI, LO SO, "il primo è veeeeecchio, matusa, mo c'è il 2"
Ma io intanto mi son pigliato l'edizione col DLC per due deca, e son contento così.
Esperienza molto interessante, da un lato spiccatamente figlia del concetto di arcade giapponese, eppure dall'altro un esperimento del tutto nuovo, originalissimo sopratutto nell'aspetto online.
Vedremo un po' come va, e poi nel caso se ne riscrive su queste pagine. Sempre se non mi escono troppe bestemmie eh, sia chiaro
PS: mo voi non ci crederete, ma io questo gioco l'ho preso sopratutto per la colonna sonora. Davvero, me l'ha messa Last.fm tra i consigli e mi ci sono innamorato subito.

FUMETTAME

Partiamo con l'amorevole trio della Image Comics

Fatale

Quel che si dice rimanere catturato.
Sto fumetto di 24 numeri l'ho letteralmente divorato, amandolo tantissimo, rimanendo giusto un pochino deluso dal finale (che è bello eh, diciamo solo che io tifavo per le altre squadre, ecco)
C'è il noir, c'è quel vago sentore di esoterismo satanico (Lovecraft come se piovesse) e una storia intrigante, che nonostante lo stampo classico sa sorprendere, spingendo continuamente la curiosità del lettore a proseguire la vicenda.
Le cover, per finire, sono dei piccoli capolavori anche se prese in se stesse.
Inutile dire che, dopo questo, rimedierò tutto ciò che la prolifica coppia Brubaker-Phillips ha sfornato il prima possibile.
Consigliatissimo, e se riesco non è da escludere ci scappi pure una bella recensione.

The Walking Dead

Dopo una lunghissima pausa (si parla di un anno o più) ho finalmente ripreso la celeberrima opera di Kirkman, e attualmente mi trovo nei pressi del Volume 16.
Amabile esempio di racconto dell'umanità alle prese dell'orrore, più che dell'orrore in senso stretto (che qui è più che altro un mero strumento narrativo), una storia molto figlia dei lati migliori di sua maestà Stephen King
The Walking Dead è un'ottima serie fumettistica, che per via del stesso concept rischia sempre di risultare prevedibile e ripetitiva (e per certi versi forse lo è) eppure, grazie ad una tempistica impeccabile della sceneggiatura, colpi di scena orchestrati ad arte e l'evoluzione dei suoi protagonisti riesce sempre a mantenersi di una qualità altissima
PS: No, la serie TV non l'ho mai iniziata, un po' per pigrizia un po' perché non me ne hanno mai parlato troppo bene

Saga

L'ho un pochino messo da parte dopo il secondo volume, anche se mi ha subito convinto e intrigato moltissimo. Se lo prendo con le pinze, è un po' per l'ambientazione e tutto il senso di "troppo" che traspare da essa.
Un'ottima lettura, con uno splendido apporto grafico, appena entro nella fase giusta mi ci rimetto sotto
* * *
E visto che con la Image abbiamo finito, andiamo un pochino a vedere che combina la Marvel
Ora, al solito, stare dietro alla roba Marvel è un po' un casino:
saghe, sottosaghe, seghe, tie-in, spinoff , conseguenze che si leggono nelle varie miriadi di serie dedicate....
Personalmente tento sempre di limitarmi ad alcuni albi autoconclusivi, il più possibile "stand-alone" (che comunque si ricollegano a tutto il casotto attualmente in moto nell'universo, al solito), e come avrete modo di leggere penso che per certi versi quest'universalità, oltre a confondere le idee al lettore, rischi di minare un po' la qualità di certe storie.
Sarà che se non ti chiami Grant Morrison è davvero difficile gestire bene tutto sto casino.

Death of Wolverine

Miniserie di 4 capitoli in cui si narra della fine di Logan.
Eh si. (e al primo che mi taccia di spoiler risbatto in faccia titolo e variant con la morte in bella vista qui sopra)
Il nostro ghiottone preferito ci lascia...per il momento.
Perché sappiamo tutti quanti che le morti Marvel difficilmente durano più di qualche anno (tipo quelle di Beautiful), non prendiamoci in giro...il punto sarà vedere come lo faranno tornare.
Perché ci lascia, dicevo, e lo fa in modo...carino, ecco. Nulla di più.
Nella fattispecie, il primo albo è favoloso, e la storia complessivamente prosegue pure bene...salvo poi crollare un pochetto nell'epilogo, sia per le dinamiche della fine del nostro che per un certo deficit in termini di storia e dialoghi
A voler essere maligni, credo che il finale moscio derivi dalla necessità di dover suddividere le sue ripercussioni tra una decina di testate diverse (eh.)

Magneto

Che poi sarebbe un po' il mio personaggio Marvel preferito, e che in questa serie iniziata oramai da quasi un annetto pare una sorta di Marlon Brando in Apocalypse Now.
Non è il classico Magneto overpower, il leader rivoluzionario di Genosha o il cattivone degli X-Men, ma piuttosto un vecchio guerriero stanco che si è dato alla macchia, menomato sia nel fisico che nell'animo, con ancora qualcosa da fare (sembra la descrizione di Metal Gear Solid 4 messa così).
Una serie sporca e cruda, in cui il protagonista si cimenta in indagini squisitamente "old school" per poi esplodere spesso e volentieri in straordinari impeti di rabbia e rivalsa
Con l'undicesimo albo (dove sono arrivato io) la storia prende a sua volta una piega più universale ed integrata con le altre faccende Marvel...e questo per chi scrive va a minarne un po' lo spirito, aggiungendo troppi eccessi ad una serie che della sua essenzialità aveva fatto un pregevolissimo merito
* * *
Chiudiamo quindi anche il settore fumetti con un vero e proprio Classico della storia Manga:

Rocky Joe

Ashita no Joe, letteralmente Joe del Domani.
Uno dei tanti anime che vidi da piccolissimo, di cui ora ho deciso di scoprire il fumetto...
E niente, ho provato a risolverla in due righe, ma credo sia il caso di scriverci un (breve) post separato, perché mi rendo conto che di roba da dire (anche solo a livello socio-culturale) ce n'è fin troppa.
Domani o al massimo dopo arriva però, giurin giurello.
* * *

NOTE FESTIVE

Bene, abbiamo finito direi!
Post di Rocky Joe a parte, non so quanto sarò attivo in questi giorni causa festività e variopinte menate...conto di fare almeno un po' di microblogging, ma così non dovesse essere, anticipo già i miei migliori auguri di buon natale, newtonale, saturnale (un sacco di ale) o quello che più vi piace a tutti i lettori cadabrosi!