“Evviva si Gioca!”… È la frase che ogni bimbo esprime quando entra in uno stato di gioia per l’attività che sta per fare!
“???…Con cosa lo faccio giocare? Sarà il gioco giusto per lui? Lo aiuterà a sviluppare le attività psicomotorie? Lo farà felice?”
Sono questi i dubbi dei genitori moderni.
Non siamo nati genitori, né lo abbiamo scritto nel nostro DNA, pertanto ogni giorno dall’esperienza e dal confronto apprendiamo qualcosa in più su questa “nostra professione”, e scegliere i giochi per bambini più adatti diviene davvero una impresa impervia data la grande quantità di offerta e la nostra abitudine a scegliere secondo ciò che noi (adulti) riteniamo bello e utile.
E’ così ci precipitiamo ad acquistare giochi sgargianti e coloratissimi per i nostri bambini appena nati nonostante la neuroscienza abbia ormai provato che sino ai 3 mesi sono sostanzialmente attratti dalle forme in bianco e nero.
Ma anche se i tempi sono cambiati, e parte degli insegnamenti dei nostri genitori non sono oggettivamente più applicabili, qualcosa possiamo e dobbiamo riprenderla dal passato.
Ora ti spiego il concetto che sta alla base di quanto ti scrivo in questo articolo sui giochi per bambini:
Giochi per bambini: Non un infinito acquisto di giocattoli……Ma un gioco infinito!!!
Vuoi capire meglio? Ti racconto di Giulia.
Giulia è una bambina solare, tranquilla e sempre di buon umore.
I genitori, miei amici, lavorano tutto il giorno nella stessa azienda, ed hanno lo stesso orario di lavoro.
Da piccola la bimba è stata accudita dalla nonna, una donna positiva che sa apprezzare le piccole cose.
I genitori, si divertono a raccontare che quando Giulia aveva circa quattro anni, parenti e amici le portavano regali di ogni genere, confezionati in scatole e scatoloni ricoperti di carte da regalo bellissime.
Lei ringraziava, scartava i regali, buttava da una parte il giocattolo vero e proprio, si prendeva la scatola o lo scatolone e se ne andava felice a giocare e canticchiare da qualche parte.
A volte quelle scatole le faceva diventare un treno, a volte una casa per le bambole, altre volte un banco di scuola.
I genitori imbarazzati e senza parole, osservando le espressioni degli amici che avevano portato il regalo rimproveravano la bimba: “Giulia, non si fa così! Non è buona educazione!”.
D’altra parte gli amici attoniti si chiedevano: ma non c’era scritto su “giochi per bambini”?
Poi un giorno… il temporale (quello vero con tanto di pioggia e fulmini!) Maura e Luca (così si chiamano i genitori di Giulia) si sono ritrovati a casa con la piccola Giulia, al buio, senza possibilità di accendere tv, computer o altro, e con la luce di emergenza che lasciava intravedere appena i loro volti.
Solo mezz’ora, il tempo che è servito alla piccola Giulia per trascinare i suoi genitori in un gioco semplice, fatto di luci ed ombre, ma ricco di divertimento.
E quella sera i genitori di Giulia hanno capito… Non un infinito acquisto di giocattoli……Ma un gioco infinito!!!
Giochi per bambini: il ruolo del gioco
Non è il regalo “costoso” che soddisfa i bambini. Loro hanno bisogno principalmente di qualcosa che stimoli la loro creatività, che illumini la loro fantasia.
Siamo noi che nei giochi per bambini costosi ricerchiamo la felicità del nostro bambino.
Niente di più errato! Se fin da piccolo lui impara ad apprezzare le piccole cose, da grande saprà dare più valore all’esistenza stessa ma soprattutto saprà essere felice.
E questo perché qualcuno gliel’ha insegnato o quanto meno non l’ha fuorviato.
Giulia in quel modo ha dato sfogo alla sua immaginazione, alla sua creatività. Ha fatto lavorare la sua testa e continua a farlo oggi, che frequenta la prima elementare.
I suoi quaderni, i suoi voti… il suo modo di scrivere lo raccontano quotidianamente (e già, perché Educare i bambini alla felicità, significa renderli capaci di crescere anche nell’ambiente scolastico).
Giochi per bambini: il fondamento scientifico
L’esperienza dei genitori di Giulia, oltre ad essere interessante come vissuto ha naturalmente anche un fondamento scientifico:
“il genere di gioco infinito, dal finale aperto, nutre il cervello alla stessa stregua di un fertilizzante minerale”. (Medina)
Questo genere di gioco agisce sui bambini sotto vari aspetti stimolando differenti abilità. Incredibile vero?
Ti sei mai ritrovato nella situazione dei genitori di Giulia?
Raccontami la tua esperienza lasciando un commento qui sotto
Marco Masella
Giochi per bambini: quale felicità ricercare? by Marco Masella