Il centrocampo, come chi segue il Milan sa bene, è il reparto maggiormente in difficoltà dovendo registrare otto assenze su dodici tra infortunati, squalificati e girovaghi africani. Emanuelson, Ambrosini, Nocerino e Seedorf sono gli unici a disposizione e giocheranno loro. Altre scelte obbligate riguardano il portiere (Amelia), i centrali (Mexes e Thiago) e il terzino destro (Abate). Tutti i suddetti siti web sono d'accordo su 9/11 di formazione. Oltre agli otto appena elencati sembrano tutti sicuri anche della presenza di Robinho. Gli unici ballottaggi riguarderebbero Antonini/Mesbah per il ruolo di terzino sinistro (con il primo favorito) e El Shaarawy/Maxi Lopez come spalla di Robinho.
Dipendesse da me, farei giocare Mesbah e la coppia Shaarawy-Maxi Lopez. L'algerino ha giocato (discretamente) tre partite consecutive, per poi lasciare il posto ad Antonini nelle ultime due. Maxi Lopez ha mezzo insieme la miseria di 20' nelle ultime 3 partite, per di più in condizioni tattiche disperate per il risultato da recuperare (Lazio e Juve) o per l'inferiorità numerica (Napoli). Gradirei vederlo in campo dal primo minuto in coppia con il Faraone, anche in considerazione del fatto che Robinho non sembra proprio in uno sfavillante periodo di forma.
E' evidente che mettere in dubbio la bontà delle possibili scelte dell'allenatore prima che si giochi la partita pone il "critico" a rischio di brutte figure. Se però si esercita il proprio senso critico a posteriori, ti vengono a dire che sono tutti bravi a parlare "dopo", quindi mi assumo volentieri il rischio di essere smentito dai fatti pur di esprimere i miei dubbi. Se poi Robinho trascinerà il Milan alla vittoria, magari segnando su un cross di Antonini, sarò il primo a gioire nonostante la personale figura barbina. Ma può anche capitare che, alla fine, le scelte del Mister si rivelino in linea con l'idea di chi scrive, e in questo caso risulterà inutile il post e perso il tempo utilizzato per scriverlo. L'importante è tenere botta in questo difficile momento e, possibilmente, tornare a vincere una partita.