Paola Moglia alimenta la materia nelle sue tele dando vita ad un corpo , alimentando un sistema nervoso che comunica elementi della natura ed argomenti di un discorso , del pensiero , della ricerca nell'essenza interiore al di fuori di ogni apprezzamento e giudizio , vivere nella bellezza quindi , e la pittura è solo uno di questi, vivere in armonia con l'esistente.
Il colore astratto di Paola non è solo un modo di vedere le cose, ma un modo di viverle, di respirarle, un'arte spirituale , la sua pittura è la via per vedere lo spirito ovunque , sento del rispetto nella quiete del suo lavoro , della disciplina che poi mette nei suoi testi scritti di studio che diventano libri.
I colori sono solo una delle tante variegazioni dello spirito, come le note nella musica.
E attraverso i colori noi possiamo fare un esercizio magico: contattare ciò che sta al di là della percezione materiale ordinaria. Una di queste percezioni è l'aura, cioè l'energia globale di ogni vivente che si estende molto oltre i limiti del suo corpo visibile.
Di fronte alle sue tele bianche, ho visto una bianca luce calda, che si fletteva, come puro atto d'amore, e, così facendo, si variegava, creando i colori dell'iride, le apparenze della bellezza, la moltitudine delle cose.
Osservando le sfumature del materico colore , sento nelle " Ombre " dallo stesso create "I pensieri di Osho " come principio guida dei valori del Mondo visto come "Luce indifferenziata e incolore ", pura manifestazione di vibrazioni, che danno luogo ai colori.
Platone diceva: "Il Bello è lo splendore del Vero", anche se poi, pur essendo un artista Paola Moglia , non capisce il bello nell'arte. Un mistico del quinto secolo, lo Pseudo Dionigi Aeropagita, ha scritto: "Dio ci concede di partecipare alla sua propria Bellezza".
La Bellezza non è spiegabile e non è comunicabile. Partecipare di Dio può essere una astrusità per un ateo, ma anche per un credente è un mistero. E, se ci tocca, è un atto di grazia.
La Bellezza dei colore una chiave di accesso, da una parte agli archetipi profondi che vivono dentro di Noi ed una chiave di accesso per comunicare più profondamente con Noi e con l'universo.
Gli antichi Greci avevano colto il legame intrinseco della Bellezza col Bene e avevano creato una parola "kalokagathia", kalòs kai agathòs, per indicare l'uomo bello e buono, l'unità nella stessa persona di bellezza e valore morale.
L'universo è un oceano di luce in movimento. Noi vediamo i colori e percepiamo i movimenti. Al di là delle forme c'è l'astrazione della luce pura. I colori sono i suoni della luce.
Se Paola crea l'arte astratta, questa poi prende altre vie e altre manifestazioni .
Critica d'arte
Roberto Papini
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