Si è chiuso il cerchio del giallo della Piana reggina con la consegna del latitante Antonio Napoli ed il ritrovamento del corpo dell’elettrauto. Napoli era irreperibile dal 23 febbraio 2012. Si è costituito con i suoi avvocati difensori Marcella Belcastro e Angelo Sorace, nella caserma dei Carabinieri di Melicucco, e poi è stato trasferito presso la compagnia di Gioia Tauro guidata dal capitano Francesco Cinnirella per i rilievi segnaletici e fotografici.
Antonio Napoli ha riferito ai militari dell’arma la zona dove si trovava il corpo di Fabrizio Pioli. Un’area di aperta campagna posta tra i comuni di Melicucco e Rosarno in contrada “Crofala”. Lo stesso Napoli con i Carabinieri ha atteso l’arrivo del procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo e del sostituto titolare dell’indagine Giulia Pantano per poi recarsi insieme ai militari nella zona del delitto.
Intorno alle ore 19:00 di venerdì il ritrovamento del cadavere del corpo del giovane. Sul posto è arrivato anche l’esperto medico-legale Mario Matarazzo consulente tecnico della Procura che ha proceduto ai rilievi del caso. Il corpo di Pioli è stato trasferito agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione e in base ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe che il giovane prima di essere seppellito, sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla testa.
L’autopsia sarà eseguita nella giornata di lunedì e martedì poi dovrebbero celebrarsi i funerali a Gioia Tauro. Antonio Napoli, presunto autore dell’omicidio, è stato tradotto presso il carcere di Palmi dove sabato sarà interrogato. Deve rispondere di omicidio e di occultamento di cadavere unitamente a suo figlio Domenico, la moglie Rosina e il nipote Francesco. Il giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Palmi Fulvio Accurso nei giorni scorsi ha rinviato a giudizio tutti gli imputati che compariranno in Corte d’Assise il 14 marzo prossimo. Così si era espressa la Procura di Palmi e alle medesime conclusioni e richieste erano giunti gli avvocati di parte civile, Carlo Monaco, Ernesto D’Ippolito e Anna Maria Domanico. Il padre Antonio e le sorelle Simona e Romina erano presenti in udienza.
Quando a Gioia Tauro si è appresa la terribile notizia, la casa di Fabrizio Pioli è stata meta di tantissime persone per stare vicine al padre e alle sorelle. Antonio Napoli ha rilasciato ai media locali una breve dichiarazione. “Finalmente adesso – ha detto – posso portare un fiore sulla tomba di mio figlio”.
Il 23 febbraio scorso nel corso della fiaccolata organizzata dagli amici, ad un anno della scomparsa, era arrivato l’appello dei familiari al presunto autore del delitto di costituirsi e riconsegnare il corpo. Ora si è chiuso il cerchio su un delitto d’onore legato alla relazione extraconiugale che il giovane aveva intrattenuto con Simona Napoli di Melicucco, sposata e madre di un bambino.