E’ stato Antonio Napoli, 54 anni, padre della donna con cui Pioli aveva una relazione extraconiugale, ad indicare agli inquirenti il luogo in cui scavare. Il corpo di Fabrizio Pioli è stato trovato fra i Comuni di Rosarno e Melicucco, tra contrada Capoferro e Trofila, a circa 300 mt dal luogo dove era stata rinvenuta la macchina bruciata del giovane elettrauto gioiese, vittima di lupara bianca.
La svolta è arrivata con la fine della latitanza di Antonio Napoli, che si è costituito ai Carabinieri di Melicucco. Napoli era ricercato dal 25 febbraio 2012. Sull’uomo pendeva un mandato di cattura per omicidio in concorso nei confronti di Fabrizio Pioli, scomparso il 23 febbraio 2012, da Melicucco. L’ipotesi, che ha portato all’arresto di tre persone, è che la vicenda sia legata alla relazione intrapresa dall’elettrauto con una donna sposata e madre di un bambino, Simona, figlia di Napoli. I familiari della donna sono stati accusati di omicidio e occultamento di cadavere.
Il gup del Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura, ha rinviato a giudizio cinque persone, quattro delle quali parenti di Simona. Le persone rinviate a giudizio sono il padre della giovane, Antonio Napoli, che era latitante da mesi, la madre, Rosina Napoli, 51 anni, il fratello Domenico, 23 anni, il cugino Francesco, 33 anni, e Pasquale Galatà. Secondo l’accusa i cinque avrebbero ucciso Pioli facendone poi sparire il corpo, per punirlo della relazione con Simona. Il processo si aprirà a Palmi il 14 marzo prossimo.
Il corpo di Fabrizio Pioli si trova ora a Reggio Calabria, dove lunedì verrà effettuata l’autopsia, quindi verrà consegnato ai familiari per lo svolgimento delle esequie con ogni probabilità martedì.
Intanto, sabato mattina alla ore 11:00 il Procuratore capo di Palmi Giuseppe Creazzo terrà una conferenza stampa per illustrare i particolari dell’arresto di Napoli e del ritrovamento di Pioli.