Giorgio Azzolini resta uno dei pochi grandi vecchi del jazz ancora in vita, ha compiuto da poco 82 anni, ed è anche l'unico fra questi che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Qui sotto lo vediamo in una foto di molti anni fa, in compagnia del batterista Gil Cuppini, per anni suo partner in una delle più prestigiose e richieste rhythm sessions italiane.
Nell'estate di oltre vent'anni fa, grazie a un comune amico, il pianista bergamasco Claudio Angeleri, trascorremmo, in quel di Marina di Carrara, una gradevolissima serata. Azzolini è un signore elegante, distinto, dall'eloquio piacevole, parlammo a lungo del jazz italiano, egli ci rese partecipi di suoi ricordi e non mancò di esprimere giudizi più o meno positivi sui jazzisti più noti all'epoca. Ricordo in particolare la sua grande ammirazione per Franco D'Andrea, che considerava al momento il migliore in assoluto.Negli anni successivi ebbi l'opportunità di rincontrarlo a Milano, in occasione di concerti, ma sempre e solo per un fuggevole saluto. Poi i miei spostamenti professionali mi hanno portato lontano e non ho più avuto modo di vederlo.
Talentuoso strumentista, raffinato compositore, apprezzato docente, nella sua lunga e straordinaria carriera - sino a qualche anno fa ha continuato ad esibirsi sia pur saltuariamente - è stato uno dei principali artefici, assieme a Basso, Cuppini, Valdambrini, Umiliani ecc., del rinnovamento del jazz italiano negli anni '60 e '70. È stato membro fisso del quintetto Basso Valdambrini, gruppo che per primo ottenne un grande riconoscimento internazionale per il jazz nostrano, e che nel 2009 è stato immortalato sulla copertina di un bellissimo calendario sul jazz italiano moderno, in cui Azzolini compare sullo sfondo.
Negli anni si è esibito in Italia e all'estero a fianco di moltissime grandi stars internazionali da Billie Holiday a Chet Baker, da Teddy Wilson a Gato Barbieri, ecc.. In questa foto lo vediamo a destra di Billie Holiday alla Taverna Messicana nel 1958 con il suddetto quintetto.
I dischi in cui è presente sono centinaia, ma la discografia a suo nome è limitata a più o meno una decina di album. L'ultimo, A Walk Trough My Life (CDpM Lion 140-2), con Angeleri, risale al 2002.
Title Of Album: A Walk Through my Life
Year Of Release: 2002
Label: CDpM LionLINK
Tracklist:1) Mdina 7'21"2) Blues for Ferdy 5'17"3) Giorgia Mood 7'13"4) Summit soul (J.L. Ponty) 5'03"5) The Scicluna street 9'38"6) Strolling (H. Silver) 4'13"7) Sliema 5'29"
Giorgio Azzolini, contrabbasso, arrangiamenti, composizioneClaudio Angeleri, pianoforteGabriele Comeglio, sax alto e baritonoMarco Gotti, sax tenoreSergio Orlandi, tromba e flicornoMauro Parodi, tromboneMarco Ricci, contrabbassoStefano Bagnoli, batteria
Recentemente mi è ricapitato fra le mani un suo vecchio album del 1976 The Scicluna Street, (Carosello CLE 21020) della serie “Jazz from Italy”, storica collana dedicata ai migliori jazzisti italiani degli anni '70, mai ripubblicata in CD.
Artist: Giorgio Azzolini
Title Of Album: The Scicluna Street
Year Of Release: 1976
Label: CaroselloLINK
Tracklist:Side AA1) The Scicluna Street - 5'15"A2) Colori (S. Palumbo) - 5'50"A3) Bankok - 5'46"
Side BB1) Spanish Portrait - 8'33"B2) Blues Deflection - 10'15"
Giorgio Azzolini (bass),
Giancarlo Barigozzi (ten sax, soprano sax),
Sergio Fanni (flgh),
Tullio De Piscopo (drums, perc),
Sante Palumbo (p., el. p),
Franco D'Andrea (p on #A1, B1),
Giancarlo Pillot (drums on #A2)
Nel riascoltarlo, dopo tanto tempo, l'ho trovato sempre molto godibile ed utile per rendersi conto anche delle qualità di compositore di Azzolini (4 brani su 5 sono sue composizioni). Le interessanti note di copertina di Arrigo Polillo illustrano accuratamente tutti gli aspetti dell'album, che a mio parere resta uno dei più interessanti di quel periodo, grazie anche al nutrito gruppo di musicisti che presero parte a quelle incisioni.
N. B.I link riportati in questo post non sono stati realizzati da me. Mi sono limitato a segnalare link già presenti in rete, lasciando ad ognuno la scelta di scaricare o meno.