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Giorgio Scerbanenco: Rose ruggine e altri racconti | Il Sole 24 Ore

Creato il 08 gennaio 2012 da Nicola Nicodemo

Giorgio Scerbanenco: Rose ruggine e altri racconti | Il Sole 24 Ore 8 gennaio. Riprendono, dopo la pausa natalizia, le pubblicazioni dei Racconti d'autore del Sole 24 Ore. L'autore che ci viene proposto è Giorgio Scerbanenco e i racconti sono Rose ruggine, Persecuzione, Un sassolino rosso, Si salverà la volpe? e Scarpine flessibili. È la prima volta che leggo qualcosa dello scrittore e il mio giudizio rimane sospeso. Una scrittura forte, un linguaggio severo, che però non eclissa il profondo senso di umanità che anima i suoi personaggi. Amore, affetto, ma anche austerità e senso della giustizia. Autore di famosi libri gialli, sulle prime sembra non perdere quel senso di freddezza e di estraneità rispetto alla scena. Da narratore esterno sembra non voglia lasciarsi coinvolgere, ma affida i sentimenti ai personaggi stessi, di modo che una scrittura oggettiva non comprometta la portata emotiva degli scritti. Quando narra in prima persona accade lo stesso. L'autore sembra limitarsi ad una narrazione visiva, perché è il protagonista stesso, che pare aver acquistato un'anima, a trasmettere le sue emozioni al lettore. Come se il narratore non ci fosse: solo il lettore e il protagonista, animato da iniziativa propria. Questa, almeno, è l'impressione che ho avuto nel leggerlo per la prima volta. Un'impressione senz'altro positiva.
Giorgio Scerbanenco, nato a Kiev nel 1911, da padre ucraino e madre italiana, si trasferì prima a Roma e poi a Milano. Perse entrambi i genitori in giovane età e, costretto ad abbandonare gli studi per motivi economici, svolse diverse mansioni prima di arrivare al mondo dell'editoria. Collaborò con diverse riviste come redattore e correttore di bozze. Scrittore di incredibile prolificità, avvicinò ogni genere di narrativa, ma fu il giallo a portarlo al successo, tanto da essere considerato uno dei maestri di tale genere. Pubblicò il suo primo romanzo, Sei giorni di preavviso, nel 1940. Ma la fama arrivò con la serie incentrata attorno alla figura del Duca Lamberti, giovane medico condannato al carcere per aver praticato l'eutanasia su una donna in agonia, che diventa poi abile investigatore privato. Nel 1968, con il romanzo Traditori di tutti, vince il Grand Prix de littérature policière. Morì a Milano l'anno dopo, al culmine della sua carriera. In sua memoria è stato istituito il Premio Scerbanenco, insigne riconoscimento per la narrativa gialla italiana.
Rose ruggine
La vena poliziesca della sua narrativa è messa in risalto da questo breve racconto. Dico breve non a caso. La storia, infatti, sembra starci stretta nelle sue diciassette pagine. La narrazione non si basa allora sull'investigazione, pressocché assente. Bensì sugli aspetti psicologici dei personaggi. L'investigatore nervoso e determinato ad arrestare il ricercato. E la signorina Michard, di nobile famiglia, che si rivela amante del delinquente. Può l'amore per un uomo resistere alle discriminanti sociali? Può una donna dignitosa e fiera delle proprie condizioni, rendersi complice di un criminale, esponendosi allo scherno e al biasimo della stampa? È questo dilemma a turbare il ragionamento logico dell'investigatore. E a volte la soluzione più semplice è la strada da seguire.  Persecuzione Una donna soffre di crisi nervose, dopo l'incidente mortale della sorella. Crede di essere ricercata dalla polizia con l'accusa di essere responsabile della sua morte. Il signor Querandez, giovane alcolizzato, viene pagato per pedinarla, ignaro del fatto che il suo comportamento accentua la crisi della ragazza. Toccherà a lui salvarla dal suicidio, promettendo che se ce l'avesse fatta, avrebbe rinunciato al suo vizio. Quanto è forte l'amore? Eppure, nello stesso tempo, è così debole da spingere gli uomini a soluzioni estreme. Un sassolino rosso Sembra strano, ma un rubino rubato non alcun valore. Nessuno è tanto avido da rinunciare alla propria sicurezza e alla propria libertà, pur di possederlo. Esso passa di mano in mano, alla ricerca della persona, ignara della sua origine, alla quale cedere il rischioso oggetto. Ma in effetti il rubino non è che un sassolino rosso. Non ha valore se non siamo noi ad attribuirgli valore. E di certo non può comprare l'amore, soprattutto quanto si ci rende conto della spontaneità e della ricchezza di questo sentimento. Si salverà la volpe? Cos'è che spinge una donna a rifiutare un luogo sicuro e la protezione di un uomo e a preferire la vita di strada? Il timore della noia, di una vita non vissuta. È solo quando ella comprende il reale valore della tranquillità di una casa, di un marito e di una famiglia, a cercare in tutti i modi di tornare indietro, di ritrovare l'occasione perduta presso l'uomo che amava. Ma l'uomo la lascia andare, perché, prima di ogni altra cosa, c'è da riscattare i conti con il passato, dal quale non si può fuggire. Scarpine flessibili Amore, amicizia e giustizia. L'equilibrio tra di essi è instabile, soprattutto quando, al fine di salvare i propri sentimenti e le proprie vite, e quelle degli altri, bisogna ammettere i propri errori ed assumersi le responsabilità. John e Monty sono grandi amici. Ma Monty vive all'ombra di un passato che rischia di ledere il presente di John e i suoi sentimenti. Non potrà più sottostare ai ricatti e alle minacce. Farà ciò che è giusto e pagherà per i suoi sbagli. Ma l'amicizia con John e l'amore di quest'ultimo per una giovane donna, saranno salvi. P.s. L'appuntamento coi Racconti d'Autore a domenica prossima, con Javier Cercas e 'Tornare a casa'.

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