Io non solo ero vostro lettore, ero anche inserzionista nel vostro quotidiano. Poi ho iniziato a leggere sulla vostra pagina ufficiale Facebook introduzioni agli articoli come questi:
- TERREMOTO. #terremoto #verona Scossa nel veronese, epicentro a…
- MONDIALI. Morso a Chiellini la Fifa squalifica Suarez per… (sì, l’immagine è quella di apertura… decisamente professionale)
- BASSANO. Svuotavano le gettoniere, nei guai per… leggi qui
- VALDAGNO. Colpo in agenzia di viaggi, arrestati due… leggi qui
- TRAGEDIA. Frontale questa mattina in Vespa, muore… leggi qui
- GRANCONA. Campi infestati da…leggi qui
- TRUFFE. Incastrata una falsa… guarda il video
A parte farmi venire virtualmente il cancro, capisco che a voi possa risultare utile a livello marketing per generare visualizzazioni sul nuovo fantastico sito, questi fantastici shortlink sono innocui. Meno innocua la piega che ha preso appunto la vostra comunicazione, rea di tranciare volontariamente in primis gli articoli per invogliare la gente a fare l’abbonamento ed in secondo luogo ora i titoli sui social.
Prendiamo un esempio: la notizia che dal 30 giugno i negozianti saranno obbligati ad accettare pagamenti con carte ed a dotarsi di POS per qualsiasi importo superiore ai 30€, seppur senza nessuna sanzione prevista. Un titolo come “FISCO. Dal 30 giugno l’idraulico si potrà pagare solo con…” è fuorviante, e totalmente incorretto dal punto di vista del contenuto. O ancora, cambiando argomento, buttare benzina alimentando il fuoco razzista dei lettori con un titolo del tipo “VICENZA. Nomadi, scontro tra Comune e residenti per…”.
Certo non vi aiuterà invece a fare cassa la tendenza a bannare gli utenti per delle critiche costruttive. Il sottoscritto si ritrova ad oggi impossibilitato a commentare per motivi ideologici, per aver volutamente sottolineato educatamente come questa vostra nuova tendenza a castrare le comunicazioni sia molto tendente al modus-operandi di una forza politica di estrema destra che tutti conosciamo bene e a cui io, in particolar modo, sono molto affezionato. L’influenza della Casaleggio Associati scorre ora potente nel nuovo sito del Giornale di Vicenza, così come la scomoda ed improduttiva abitudine di allontanare e giustiziare chi non la pensa come Grillo voi.
Sì, incredibile ma vero, anche il GdV ha venduto l’anima al Movimento 5 Stelle, disconoscendo definitivamente la parola qualità e preferendo gli allettanti numeri di un target di basso livello. Oggi mi avete dimostrato come la libertà di parola non sia più un diritto nel mondo 2.0 per come voi lo concepite, confermandomi la bontà del programma e delle idee del Partito Pirata al quale sono iscritto. Ne riparleremo quando il primo eletto di turno, probabilmente con la terza media, deciderà di abolirvi i contributi all’editoria.
Con affetto,
Lanta