Giornata del Post Banale: una Top 5

Creato il 13 marzo 2013 da Mcnab75

Oggi è la Giornata del Post Banale, annunciata tempo fa su Strategie Evolutive. Se non lo sapevate, ora ne siete al corrente. Meglio tardi che mai, dice il proverbio.
Quindi che si fa di bello? Mi chiederete voi. L’idea è quella di buttare già un articolo denso di banalità, di luoghi comuni e di frasi fatte. Cosa che succede puntualmente nella blogosfera e sui social network. Che se poi ti va proprio di culo riesci perfino a mettere su un partito che si prende il 25% dei voti, costruendo una campagna elettorale sulle sparate clamorose e anche un tantinello assurde.
Il mio contributo di oggi sarà invece una top 5 di banalità. Tipo quelle che leggo spesso su molti blog, per non parlare poi di Facebook, che è diventata la bacheca della demagogia da bar di periferia.
In realtà questa top 5 potrebbe diventare una top 20, ma mi limiterò a scegliere soltanto cinque voci, procedendo più o meno a istinto.

Cinque luoghi comuni alquanto banali

  • I Politici sono tutti ladri.

Che sì sa, una volta che sono eletti in parlamento prendono la pensione senza fare niente, vanno a troie e girano i ristoranti di Roma con le auto blu e la scorta. Aggiungerei che Destra e Sinistra oramai sono uguali, e che prima o poi anche i nuovi si venderanno, perché tanto così va il mondo.

  • Se è una passione non pretendere i soldi.

Chi ti dice che devi scrivere e bloggare? Se lo fai è perché hai un sacco di tempo da buttare. Nessuno ti ha chiesto di farlo, no? Che poi sarà mica un lavoro, stare su Internet. Alla fine non produci nulla, solo qualche bit su un monitor. Inoltre dillo che aggiorni il blog dall’ufficio, sfruttando i tizi che ti pagano lo stipendio. Quindi, alla fine, che pretendi?

  • In Italia questo non funziona.

Dai, si sa che da noi certe cose non prenderanno mai piede. Il telelavoro? Ahahahah! I progetti kickstarter? Ma per favore… Campare facendo un mestiere che ti piace? Non se ne parla: qui il lavoro vero, da uomo, è sangue, sudore e merda.

  • Io non guardo la televisione.

Il perché è ovvio: tutto il male del nostro paese nasce dalla televisione, che ti rimbecillisce. E poi propone personaggi negativi e stupidi, come le veline e i calciatori. E poi, scusa, io scrivo e leggo un casino, quindi ti pare che possa scendere al livello del lobotomizzato medio che si instupidisce davanti alle partite di calcio?

  • Le ragazze serie non ci sono più.

Ora se ne stanno tutte col seno di fuori, tatuate, mica come una volta che a 20 già avevano famiglia, e aiutavano i genitori in casa. Che poi, diciamolo, sono queste donne moderne a rovinare gli uomini, povere stelle. Era meglio quando se ne stavano in casa a fare l’uncinetto!

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