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Giornata Europea dello Sport Integrato, l’agility dog

Creato il 14 maggio 2015 da Sportduepuntozero
giornata europea dello sport integrato - agility dog

foto Massimo Pinca

Precisione e velocità. Ecco in due parole cos’è l’agility dog, disciplina che consiste in un percorso a ostacoli che il cane deve completare senza errori il più velocemente possibile, guidato con gesti e parole da un conduttore che legge la sequenza degli ostacoli (salti, slalom, palizzata, tunnel) e lo segue lungo il tracciato, di diversa difficoltà a seconda della categoria. “È uno sport per cani e conduttori, nel quale è fondamentale il feeling tra uomo e animale” afferma Susanna Coletto, atleta e istruttrice, “i cani devono essere ben addestrati, è facile sbagliare e le gare di alto livello si decidono sui dettagli. Ma è adatto a tutti e per tutte le età; chiunque può divertirsi con un percorso semplice”. “L’agility insegna anche il rispetto delle regole ed il rispetto per l’animale” prosegue Susanna, “bambini e disabili possono imparare a relazionarsi con un animale e tra loro. Completare un percorso è divertente e appagante, può permettere una crescita dell’autostima in quanto, di fatto, il conduttore è la “guida” del cane”.

L’agility dog alla Giornata Europea dello Sport Integrato
Per questo motivo, una delle tre discipline scelte per la tappa torinese della Giornata Europea dello Sport Integrato (European Day of Integrated Sport – EDIS) organizzata dal CSEN sarà proprio l’agility dog. Sabato 23 maggio al PalaCollegno sarà predisposto un percorso semplice, al termine del quale ogni atleta disabile dovrà premiare il cane, legarlo al guinzaglio e riportarlo al punto di partenza per il concorrente successivo. Ognuna delle cinque delegazioni (Spagna, Polonia, Grecia, Romania e Italia), composte da sette persone, darà così vita a un staffetta.

Ci saranno tre cani per squadra, con una bandana colorata a seconda della nazione, e gli atleti verranno aiutati da un istruttore. “Sarà complicato perché non conosciamo i ragazzi e perché questi non hanno mai praticato agility” ha spiegato Susanna Coletto ieri durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, “ma proprio per questo sarà una bella sfida. Naturalmente l’aspetto agonistico non verrà considerato, l’importante è che tutti siano coinvolti e si divertano”. In parallelo alla gara di agility, tutti i ragazzi  saranno coinvolti in un’esibizione di special dog dance (con prove al mattino), per relazionarsi tra loro e con i cani cimentandosi in un vero e proprio spettacolo.

La storia
All’EDIS Susanna Coletto si occuperà della supervisione e del coordinamento dell’attività cinofila. Per quanto riguarda queste discipline ha molta esperienza. Tutto nacque a metà degli anni ’80 in Scozia, paese dove Susanna si trasferì qualche tempo per scrivere la tesi prima di laurearsi in lingue. “Fui ospitata da una signora che teneva uno shetland e questa razza mi piacque molto” ricorda, “così decisi di prenderne uno quando il mio cane morì. Dopo scoprii che gli shetland sono una razza particolarmente dotata per l’agility” e la passione è diventata negli anni una professione”.

Il papà inizio a praticare agility a 70 anni (a 78 è diventato campione italiano). Poco tempo dopo anche Susanna cominciò. “Mi iscrissi a veterinaria e frequentai il corso per diventare istruttrice” racconta, “la mia prima gara è datata 1997 e qualche soddisfazione me la sono tolta, vincendo il titolo italiano e partecipando agli Europei”.

Oggi Susanna Coletto lavora al Centro Cinofilo delle Vaude, che lei stessa ha creato nel 2012 su un terreno alle porte del Canavese; il centro ha attrezzature, percorsi e circa 300 soci. Svolge attività di educazione, addestramento, rieducazione e pet therapy. Da molti anni si occupa anche di formazione. È un lavoro che la impegna sette giorni su sette, ma è anche la sua grande passione.


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