«Chi?» chiese Hermione.
«Gli elfi domestici, saranno tutti giù in cucina, no?»
«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.
«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andar via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi...»
Le zanne del Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra.
«Vi pare il momento?» gemette Harry debolmente. Ma quando non successe nulla, anzi Ron e Hermione si strinsero più forte e cominciarono a dondolare sul posto, alzò la voce. «Ehi! C'è una guerra là fuori!»
Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.
«Lo so, Harry» ribbattè Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?»
Divergent:
Ricordati di guardare la luna:
Ancora adesso, no so bene come accadde. Un attimo prima stavamo parlando, e quello dopo lei si chinava su di me. Per una frazione di secondo mi domandai se, baciandola, avrei spezzato l'incantesimo tra di noi, ma era troppo tardi per tornare indietro. E quando le nostre labbra si incontrarono, fui certo che avrei potuto vivere cent'anni e visitare tutti i paesi del mondo, ma che niente avrebbe eguagliato l'intensità di quell'istante in cui baciavo per la prima volta la ragazza dei miei sogni pensando che il nostro amore sarebbe durato per sempre.
Colpa delle stelle:
“Augustus Waters”, ho detto, e ho levato lo sguardo verso di lui pensando che non si può baciare nessuno nella Casa di Anne Frank, ma anche che proprio Anne Frank aveva baciato qualcuno nella casa di Anne Frank, e mi sono detta che se c'era una cosa che probabilmente le sarebbe piaciuta era che la sua casa diventasse un luogo in cui i giovani irreparabilmente rotti sprofondano nell'amore. Ed ecco che ci stavamo baciando. La mia mano ha lasciato il carrello dell’ossigeno e ha raggiunto il suo collo, e lui mi ha alzato per la vita, così da farmi stare sulle punte. Quando le sue labbra socchiuse hanno incontrato le mie ho cominciato a sentirmi senza fiato in un modo nuovo e affascinante. Lo spazio intorno a noi è svanito, e per uno strano instante ho amato profondamente il mio corpo.
Delirium:
pressione dolce della voce delicata e insistente nella mia testa che continua a dire Sì.
Il calore dentro di me sta aumentando, a ondate leggere che si ingrossano e si infrangono e mi fanno sentire come se stessi galleggiando. Le sue dita si intrecciano ai miei capelli, mi avvolgono il collo e la nuca, mi sfiorano le spalle, e senza neanche pensarci o volerlo le mie mani trovano il suo petto, si muovono sul calore della sua pelle, sulle ossa delle sue scapole come ali, sulla curva della sua mascella, appena ricoperta di peli; è tutto strano e sconosciuto e splendidamente, squisitamente nuovo. Il cuore mi batte in petto talmente forte da farmi male ma è un tipo di dolore buono, come la sensazione che si ha il primo vero giorno d’autunno, quando l’aria è frizzante e i bordi delle foglie si stanno infiammando e il vento odora vagamente di fumo, come la fine e l’inizio di qualcosa allo stesso tempo. Sotto la mia mano giurerei di sentire il suo cuore battere una risposta, un’eco immediata del mio, come se i nostri corpi si stessero parlando.
E all'improvviso è tutto chiaro, di una chiarezza così ridicola e stupida che mi viene voglia di ridere. È questo quello che voglio. Questa è l’unica cosa che io abbia mai voluto. Tutto il resto, ogni singolo secondo di ogni singolo giorno che ci sia stato prima di questo preciso istante, di questo bacio, non ha significato nulla.