In lode di mia sorella
Mia sorella non scrive poesie,
né penso che si metterà a scrivere poesie.
Ha preso dalla madre, che non scriveva poesie,
e dal padre, che anche lui non scriveva poesie.
Sotto il tetto di mia sorella mi sento sicura:
suo marito mai e poi mai scriverebbe poesie.
E anche se ciò suona ripetitivo come una litania,
nessuno dei miei parenti scrive poesie.
Nei suoi cassetti non ci sono vecchie poesie,
né ce n'é di recenti nella sua borsetta.
E quando mia sorella mi invita a pranzo,
so che non ha interzione di leggermi poesie.
Fa minestre squisite senza secondi fini,
e il suo caffé non si rovescia su manoscritti.
In molte famiglie nessuno scrive poesie,
ma se accade - è raro che sia uno solo.
A volte la poesia scende a cascate per generazioni,
creando gorghi pericolosi nel mutuo sentire.
Mia sorella pratica una discreta prosa orale,
e tutta la sua opera scritta consiste in cartoline
il cui testo promette la stessa cosa ogni anno:
che al ritorno dalle vacanze
tutto quanto
tutto
tutto racconterà.