Non è stato un gran match il derby d'Italia, giocato con i nervi e deciso sulle fasce, dove la Juve ha trovato un Chiellini di ritorno mentre l'Inter ha sofferto la sostanziale mancanza di Maicon, mai una giocata, mai un guizzo per il brasiliano. Tra i bianconeri il biondo decisivo non è stato Krasic bensì il giovanissimo Sorensen che ha servito un assist al bacio per la testa di Matri, che ha potuto festeggiare il terzo gol in altrettante partite con la nuova maglia. L'ex cagliaritano si sta rivelando sempre più il bomber che mancava e ha vinto di sicuro la sfida di migliore acquisto invernale con Pazzini, avulso dagli attacchi interisti. La Juventus ha vinto meritatamente, senza incantare e facendosi forte di un primo tempo che l'Inter ha completamente sprecato, uscendo solo nel secondo ma senza lucidità e mangiandosi occasioni colossali con il solitamente rapace Eto'o. Leonardo non ha capito granché del match e ha cercato di recuperare affastellando punte, come faceva Mourinho ma senza fortuna. Dall'altra parte Delneri ha presentato un'ottima formazione iniziale ma ha poi sbagliato ad inserire Iaquinta e Sissoko, perché il primo non ha mai innescato il contropiede e il secondo ha sbagliato di tutto, regalando due palloni all'Inter che potevano essere letali. Solo la fortuna e Buffon hanno salvato la baracca; questa vittoria farà morale e de è quello che serve a Torino.
Sabato il Milan aveva sbaragliato un Parma presuntuoso e sfilacciato, che è andato in barca subito regalando alla banda di Allegri un buon allenamento in vista del match di Champions. Sempre sabato il Napoli ha sbancato Roma, come non accadeva da 18 anni, dando una svolta al proprio campionato. Ora i partenopei possono davvero sognare in grande perché questa è una prova di maturità e lo scontro diretto col Milan a fine mese ne sarà la controprova. Sfida alla quale rischia di arrivare senza Lavezzi e forse Dossena: polemiche in vista ma chi sputa ha sempre torto.
In coda crolla il Cesena contro l'Udinese (Ficadenti a rischio), crolla il Chievo a Cagliari e crolla pure il Bologna contro la Samp, dimostrando come avvenga uno strano fenomeno per il quale le squadre che inanellano prestazioni e punti preziosi per la salvezza, ad un certo punto si svuotino o almeno paghino una stanchezza mentale prima che fisica. Urgono in tali casi rimedi tempestivi.