Domenica, il 12 ottobre, Feder Trek ha organizzato la giornata nazionale del camminare: "A piede libero verso un'Italia che cambia" è il titolo del Convegno che si terrà domani a Roma in occasione della terza edizione della giornata del camminare prevista domenica.
Si tratta di una iniziativa mirata a sensibilizzare cittadini ed istituzioni sui problemi di sostenibilità ambientale e vivibilità dei centri urbani, ma anche per coloro che parteciperanno, l'opportunità di scoprire nuovi percorsi nella propria città.
L'Istat per l'occasione ha diffuso alcuni dati relativi alle attività sportive ed agli spostamenti urbani: nel 2013 aumenta il numero di bambini che soli o accompagnati si recano a scuola a piedi, sono il 29%, mentre erano il 25,9% nel 2009. Quelli che si muovono a piedi sono soprattutto i bambini ed i ragazzi fino ai 13 anni: il 33,2% da 0 a 5 anni, il 38,4% tra 6 e 10 anni ed il 41,7% tra gli 11 ed i 13 anni. La fascia d'età tra i 25 ed i 34 anni detiene il record nell'uso della bicicletta, il 6,1% a fronte di una media generale del 2,4%.
Tra i giovani l'abitudine di raggiungere a piedi la scuola o l'Università è più diffusa al sud e nelle isole (36,2% e 32% rispettivamente) rispetto al centro ed al nord (22,1% e 26,5%).
Per quanto riguarda gli adulti e le persone che lavorano i dati restano stabili: nel 2013 sono l'11,5% le persone di età superiore ai 15 anni che raggiungono a piedi il posto di lavoro, mentre usano la bicicletta per spostarsi il 3,8% dei lavoratori. La percentuale delle persone che vanno al lavoro a piedi è diversificata per sesso: più camminatrici le donne, il 13,6%, rispetto agli uomini, 10% e lo stesso vale per l'uso della bicicletta con un 4,4% fra le donne a fronte del 3,4% degli uomini.
Gli anziani, oltre i 65 anni sono tuttavia in testa alle classifiche della mobilità ecologica, con una percentuale di spostamenti a piedi del 23,5% e del 6,5% in bicicletta.
In generale la bicicletta è molto più utilizzata al nord (5,8%) rispetto al Meridione (0,9%).
Nel 2013 sono tre su dieci in Italia coloro che hanno praticato un'attività ginnica e/o sportiva regolare o occasionale: in effetti la quota degli sportivi è in riduzione, sono il 27,9% mentre nel 2012 erano il 29,2%. Aumenta così la percentuale dei sedentari, coloro cioè che non praticano alcuna attività fisica e sportiva: sono il 41,2% in crescita di due punti percentuali rispetto al 2012 quando erano il 39,2%.
Nell'attività fisica sono più virtuosi gli uomini delle donne ed i residenti del nord rispetto a quelli del sud.
L'aumento della sedentarietà è un dato preoccupante che probabilmente richiede interventi specifici come campagne di educazione alla salute, essendo la vita sedentaria in se stessa un fattore di rischio non indifferente per diverse patologie.