E allora perché si parla ancora di lui? E che cos'è tutta sta voglia di friggere?
Non mi biasimate per cortesia che la sottoscritta è a dieta!
E a parte un "bombolone party", quest'anno non ho fatto proprio nulla.
Quelle che vedete sono foto di archivio che sfrutto per onorare il Calendario del Cibo Italiano e la Giornata Nazionale delle Chiacchiere, Cenci e così via, che si celebra proprio oggi, raccontata da Cristina Simonelli del blog Cucina Italiana e Dintorni .
Correte a leggere il post sulla pagina ufficiale AIFB per godere anche dei numerosi contributi delle amiche sul tema irresistibile della giornata.
La mia ricetta è stata strappata con sguardo supplichevole, allo chef di un piccolo ristorante della provincia di Lucca dove anni fa ho avuto l'occasione di assaggiare i suoi cenci.
Fulminata.
Io che non ho mai il coraggio di proferire parola chiedendo ricette e segreti per non offendere gli interessati (nei ristoranti ovviamente), quella volta non ho resistito.
Un po' perché ero con mio marito che conosceva bene il patron ed ha, per così dire, intercesso per me, ed un po' perché erano davvero meravigliosamente buoni che non potevo pensare di andarmene senza sapere come rifarli.
Quindi, come già più volte ho confessato il piacere che mi da la condivisione di ricette vere e infallibili, lo faccio anche con questa.
Beccatevi i cenci di casa mia, strappati con sacrificio ed occhi supplichevoli solo per voi!