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Giornate interminabili al Chaaria Mission Hospital (Kenya) / Beppe Gaido racconta

Creato il 16 agosto 2015 da Marianna06

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Da quando sono tornato a Chaaria i ritmi sono stati incredibilemnte intensi, sia di giorno che di notte.
Non so se ci siano molti più pazienti del normale o se tutto questo superlavoro sia semplicemente l'esito di un accumulo che si è
verificato nei giorni della mia presenza in Italia.
Certo, l'endoscopia digestiva è assolutamente "rovente", perchè i clienti che necessitavano di gastro e colonscopie, e non potevano permettersi di pagare prezzi molto più alti altrove, sono stati invitati a venire in agosto.
E' molto impegnativo anche il servizio di ecografia, perchè sono il solo a farle.il I reparti comunque scoppiano, e siamo di nuovo alla situazione di due pazienti per letto, soprattutto nel reparto uomini, in pediatria ed in maternità.
Il settore davvero più impegnativo è stato comunque quello della chirurgia:abbiamo eseguito 133 interventi dopo il mio rientro
dall'Italia. Tutti i giorni si comincia prestissimo e si finisce in sala molto tardi; le operazioni più piccole le fa Mbabu nella sala piccola, senza la mia presenza; la dottoressa Khadija esegue la
maggior parte dei cesarei urgenti e dei raschiamenti... è ciononostante siamo continuamente in "overbooking": oggi per esempio sono riuscito ad operare i pazienti ricoverati il giorno 11 agosto.
Quelli ricoverati dopo, stanno ancora aspettando, ed a molti abbiamo dato appuntamento direttamente la settimana prossima, per non occupare
inutilmente i letti.
Gli interventi che hanno fatto davvero da
protagonisti in questi giorni intensi sono state le isterectomia (finora già 15) e le erniorrafie (14), ma non ci siamo lasciati mancare nulla (dalle mastectomie alle prostatectomie)... molti sono stati inoltre gli interventi ortopedici per fratture varie.

Un ritmo di vita così intenso, reso ancor più duro dalle immancabili emergenze notturne (cesarei e non solo), rende il ricordo dell'Italia
stranamente lontano nel tempo: sono solo due settimane che son tornato, ma stranamente mi pare di essere stato sempre qui... e la permanenza in patria pare una memoria già un po' sbiadita.
Sono davvero stanco, e qualche volta alla sera non riesco quasi a parlare e trascino i piedi... ma sono anche sereno, e sinceramente contento che la gente si rivolga a noi per i loro bisogni di salute.
La notte è sempre troppo corta; a volte poi è interrotta dalle emergenze: ma i ritmi incalzanti e senza repiro delle lunghissime giornate di Chaaria fanno sì che mi addormenti come una pietra, appena tocco il cuscino.

                   Fr.Beppe Gaido,medico chirurgo a Chaaria Mission Hospital (Kenya)

                                 a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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