Tonk. Tonk. Tonk.
Il rumore mi sveglia e mi fa sobbalzare, ma poi ricordo: è il mio bambino con la gamba ingessata. Sta percorrendo il corridoio con le sue stampelle. Raggiunge il lettone e mi si accoccola a fianco. Si riaddormenta subito.
Strizzata tra Orlando e il suo papà, cerco di riprendere sonno anch'io e quasi ci riesco, ma la gamba di gesso (vetro resina, in realtà) mi colpisce a tradimento sulla fronte. Fa anche molto caldo.
Tanto vale alzarmi e godermi la magica solitudine di un caffè all'alba.
Vedere il bicchiere mezzo pieno è una peculiarità del più ribelle e combattivo dei miei figli.
Lati positivi dell'essersi rotto la gamba:
- non ci si fa la doccia;
- non si rimettono a posto i giochi;
- si guardano tanti cartoni animati.
Seduti sotto la magnolia, eletta "albero patrono" della nostra casetta, leggiamo "Vacanze sull'Isola dei gabbiani". Giacomo e Leonardo si tengono la pancia dal gran ridere ad ascoltare le avventure di Melina e Pelle e di papà Melker.
Elia si sveglia dal riposino pomeridiano. Prende il suo vasino verde, lo posiziona dove più gli aggrada e poi fa quel che deve fare. E, tutto contento, mostra il risultato ai suoi schifatissimi fratelli. Questo mio quarto figlio, così allegro e indipendente. Quasi per gioco, ha imparato ad usare il vasino in men che non si dica.
Tranne venerdì scorso, in banca, durante un colloquio con il direttore. Io facevo finta di niente e imperterrita continuavo a fare la seria e compunta mentre la grande puzza si propagava, inesorabile, per tutta la filiale. Meno male che il papà aveva insistito per mettergli il pannolino!
A sera, saluto tutti e me ne vado. Elia mi si aggrappa alla gamba come se stessi per partire per un lungo viaggio intorno al mondo. Ma vado solo a pochi passi da casa. Per dare una mano ad un' amica ho ripreso, per qualche settimana, il mio vecchio lavoro dei tempi dell'università: spinare birre e sheckerare cocktail. Nei momenti di pausa i camerieri, ragazzini di vent'anni, chiacchierano. E tu, che fai di giorno? Chiedono. Loro fanno giurisprudenza, economia e commercio, ingegneria. Io? Io faccio la mamma, rispondo.
Adesso pubblico il post, poi preparo la colazione e sveglio la truppa.
Carichiamo figli e bagagli e partiamo per qualche giorno verso il fresco e una nuova avventura. Arrivederci!