Magazine Cultura

"Giorni di zucchero fragole e neve" di Sarah Addison Allen: tutta la magia di una fiaba nel North Carolina

Creato il 04 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Un romanzo delizioso… vi stregherà
Publishers Weekly     Autore: Sarah Addison Allen
Titolo: Giorni di zucchero, fragole e neve
Titolo Originale: The Sugar Queen
Traduzione di Roberta Marasco/Grandi & Associati
Editore: Sonzogno
Data pubblicazione: Marzo 2011
pagine 288
prezzo € 19,00
Trama: Una favola moderna, intrisa d'amore e di magia, che ha conquistato centinaia di migliaia di lettrici in tutto del mondo Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua.
RECENSIONE Leggere un libro di Sarah Addison Allen vuol dire, come sempre, leggere una fiaba. Ci sono le principesse, le streghe le fate ed i principi azzurri, ed anche gli orchi; e tutti si trovano per caso, sotto mentite spoglie, a vivere in una cittadina del North Carolina Occidentale. Questa volta si tratta di Bald Slope, una ridente località sciistica, in cui il primo promotore del turismo è stato Marco Cirrini, un immigrato italiano che si è fatto da sé e che è diventato una specie di leggenda.
La protagonista del romanzo è sua figlia Josie, la principessa, che unisce in sé le figure di Raperonzolo e di Biancaneve. A causa infatti del suo difficile e capriccioso carattere quand' era bambina preferisce condurre una vita piuttosto appartata, quasi rinchiusa in casa (nella torre come Raperonzolo), anche incoraggiata in questo da sua madre Margaret, che vuole tenerla legata alla sua catena per non restare sola (Marco Cirrini è morto ormai da quasi vent’anni), e che non la incoraggia a migliorare il suo aspetto esteriore perché deve rimanere lei la bellezza della famiglia (come la strega di Biancaneve). Del resto, con la sua segreta passione per i dolci, Josie ha una figura piuttosto rotondetta. Margaret Cirrini non era nata per fare la strega: reginetta di bellezza, è andata in moglie a Marco Cirrini quando lui aveva il doppio della sua età.
Non parlava con la sua famiglia ad Ashville da quando era partita, quasi dieci anni prima. Il padre era un uomo duro, aggrappato all'antico cognome del Sud. La sua famiglia aveva perso tutti i soldi nel crollo della Borsa, ma non aveva mai perso l'orgoglio. Margaret era la prima di sette figlie e si era presa cura delle sorelle chiassose e bisognose dopo che la madre era morta dando alla luce l'ultima figlia. Trascorreva le giornate a pulire la casa e a cucire i vestiti e tenerli in ordine perché il padre voleva far credere che potessero permettersi la servitù. Nonostante Margaret lavorasse così duramente, il genitore si aspettava che lei avesse un aspetto impeccabile, perché diceva che la sua bellezza era l'unica cosa di valore che gli fosse, rimasta. Margaret credeva che lui la stimasse ed era solo quel pensiero a farla andare avanti. Qualche tempo dopo, quando il padre portò Marco a cena, quando la obbligò a sedersi accanto a lui a tavola e poi ordinò alle sorelle di servire loro da bere in veranda e lasciarli soli, Margaret capì. Per il padre lei non era altro che un investimento. E non appena le sorelle furono cresciute abbastanza e in grado di badare a se stesse, lui in pratica la vendette al migliore offerente. A quel punto, Margaret non vedeva l'ora di andarsene.
Margaret dunque ha sviluppato la sua malvagità perché si è sacrificata per la famiglia, e si aspetta che Josey faccia altrettanto per lei.
L'idea della figlia che si faceva una cerchia di conoscenze più ampia, al di fuori di quella casa, la faceva sentire a disagio. Margaret aveva rinunciato a tutto per quella vita, per quella casa, per quei soldi. Josey avrebbe fatto lo stesso
Per Josie/Raperonzolo l’unica consolazione è il segreto del suo armadio: quando lo si apre è come entrare in un mondo parallelo, nella Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka, piena di caramelle, cioccolatini e ogni genere di dolce evasione che le faccia pesare meno la sua clausura. Insieme ai dolciumi, ci sono i romance, che le fanno sognare storie d’amore improbabili, e i dépliant di viaggio che la fanno evadere verso luoghi lontani. Ma intanto il senso di colpa per essere stata una bambina cattiva la tiene incatenata a Bald Slope: è una forma di espiazione nei confronti di sua madre.
Ma cosa accade se nell’armadio all’improvviso compare una fata? Della Lee è una donna di poco più grande di Josie e, in fuga dal suo uomo, forse un orco cattivo, si rifugia nel guardaroba di Josie scoprendo i suoi segreti: oltre ai dolci nascosti, Della Lee scopre che la giovane è innamorata da tre anni di Adam Boswell, il postino. E proprio come una fata, Della Lee spingerà Josie verso nuove amicizie, verso una nuova vita: senza uscire dall’armadio farà nascere una profonda amicizia fra la nostra principessa e Chloe Finley, la ragazza che gestisce il caffè/tavola calda del tribunale, un altro importantissimo personaggio della nostra fiaba.
Cloe può essere vista come una sorta di principessa-maga: ha un rapporto speciale con i libri, che trova al momento opportuno sul suo cammino ad indicarle la strada. Da quando aveva tredici anni ha incominciato a trovare ogni genere di libro, in base alle sue esigenze del momento; e se talvolta li nasconde o cerca di ignorarli, i libri le si ripresentano prepotentemente davanti.
I libri a volte sono possessivi, vero? Cammini in una libreria e un determinato libro ti salta incontro, come se si fosse spostato lì da solo, soltanto per attirare la tua attenzione. A volte quello che c'è dentro ti cambierà la vita, a volte non ci sarà neanche bisogno di leggerlo. A volte avere intorno un libro è semplicemente un conforto.
Adam, il principe azzurro, nasconde anch’egli un segreto, il motivo per cui si è nascosto a Bald Slope, lontano dalla sua vita di un tempo. E poi c’è la bellissima figura di Helena (la fattucchiera) la governante di casa Cirrini (che si ostina a chiamare Cirrosi): un’immigrata sud-americana che con i suoi riti magici cerca di tenere lontane dalla casa le persone – e gli spiriti – indesiderati. Un personaggio davvero buffo, quasi una macchietta, anche lei con il suo bel segreto.
Perché tutti i personaggi di questo romanzo nascondono almeno un segreto. Quelli di Josie, la protagonista, saranno davanti ai nostri occhi da subito, gli altri li scopriremo nel corso della lettura: la Addison Allen non semina indizi, piuttosto dà per scontata la conoscenza di episodi che sono accaduti in precedenza, poi li svela nel momento in cui essi vengono palesati anche agli altri personaggi del libro. Insomma, sa mantenere bene i suoi segreti per spingerci avanti con la lettura. La narrazione è in terza persona e si focalizza sui personaggi più importati della fiaba.
Gli elementi magici sono tantissimi, ma tutti sono collegati alla neve, ai libri e al colore rosso, un colore talismano. Come ogni fiaba anche questa ha una morale: innanzi tutto ci insegna il valore dell’amicizia, grazie alla quale si possono affrontare anche i peggiori mostri; ci mostra come liberarci dai sensi di colpa, che spesso ci fanno sentire in dovere di fare qualcosa che ci imprigiona e ci costringe ad essere diversi da quello che siamo in realtà; ci insegna l’importanza del perdono quando si ama davvero.
Una fiaba da leggere accanto al fuoco, o davanti ad una finestra che si affaccia su una nevicata, che si gusta e si legge con lo stesso piacere e la stessa voracità di uno dei dolciumi che Josie nasconde nell’armadio o, se preferiamo il salato, uno dei gustosi panini preparati da Chloe. Ancora una volta vincente l’ambientazione nella provincia americana del Sud, dove le peculiarità di ogni personaggio sono salvaguardate e quasi protette come una forma di folclore della cittadina, tanto da farci quasi credere che tutto sia possibile.


    (Guida non ufficiale ai dolciumi menzionati in Giorni di zucchero, fragole e neve)
L'AUTRICE:
Sarah Addison Allen è nata e cresciuta nel North Carolina. Ha esordito come scrittrice pubblicando, sotto pseudonimo, numerosi romanzi rosa. Con Il profumo del pane alla lavanda (Garden Spells), il primo romanzo per il grande pubblico (Sonzogno, 2008), ha raggiunto il successo. Dopo questo secondo romanzo, Giorni di zucchero, fragole e neve (Sonzogno 2011 - Sugar Queen) in vetta alle classifiche USA e tradotto in oltre 15 lingue, l'autrice è considerata una delle più talentuose scrittrici della narrativa internazionale. La Allen ha pubblicato altri due romanzi, The Girl who chased the Moon (Marzo 2010) e The Peach Keeper (Marzo 2011), ancora non tradotti in Italiano, in cui la magia delle fiabe si fonde col romanticismo e con la sensibilità caratteristica della cittadina del Sud. SITO AUTRICE

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :