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Giorno 6. La foto di una smorfia

Da V

Per farmi perdonare dei post strappalacrime (o meglio strappacoglioni) di ieri sera,vi posterò solo una foto,ma ben 3,delle mie bellissime smorfie. E inoltre,per tirarvi su di morale,alcuni fun facts.

Giorno 6. La foto di una smorfia
Questa mia fantastica espressione è stata immortalata mentre dicevo:”Guarda come si fa una foto decente!”

  • La mia prof di matematica era veramente dedita al suo mestiere e se avesse potuto avrebbe tentato di insegnarci anche nel sonno. Qui da noi usa che le matricole universitarie,nel giorno delle matricole,si rechino nei licei per “liberare” i poveri studenti. Vade retro satana. Siamo stati costretti a nasconderci in un piano del distaccamento in modo tale che quelli scigurati non potessero raggiungerci. Dovevo andare in bagno,non trovando nessuna indicazione sulle porte,sono entrata nel primo che mi è capitato. Suona la campanella dell’intervallo mentre sono ancora seduta su una scomodissima turca. Voci maschili si avvicinano,sempre di più. Ops. Facendomi forza esco,trovandomi davanti due tizi che stavano facendo pipì in quei robi a muro che mi guardano un attimino in imbarazzo. Sorrido educatamente e inizio a correre.
  • Una volta ero andata ad un concerto dei Meganoidi con quella che era la mia migliore amica e due nostri amici. Uno di questi,mentre stavamo andando alla macchina,mi ha presa in braccio.C’era un piccolo ponticello,con un fosso sotto,ai cui lati erano stati posizionati dei legni marci come protezione. Mi ha messa su questa sorta di balaustra,il legno si è spezzato e io sono finita nel fosso!

Giorno 6. La foto di una smorfia

  • “Amore hai preso la carta d’identità?”  “Si!Basta chiedermelo,prendo aerei da quando ho tre anni!” 190km dopo. “Ehm amore,non ho la carta d’identità!”
  • Il telefono di casa squilla. “Pronto!” “Sei a casa?” “No mamma, sono a Narnia!”

Giorno 6. La foto di una smorfia

  • All’asilo ho rubato una bambola stupenda dall’armadietto degli oggetti sequestrati,appartenente ad una mia odiosissima compagna. Qualche giorno dopo non ho resistito e l’ho portata con me. Quella povera bambina ha riconosciuto il suo giocattolo ovviamente e si è messa a frignare. Alla fine non so come sono riuscita a far credere a tutti che la bombola fosse mia
  • Avete presente quei bei getti d’acqua che innaffiano i campi?È sempre stato il mio sogno andarci sotto e una volta con l’ex l’ho fatto. Ci stavamo divertendo come dei pazzi quando una signora passa di li e fa:”Ragazzi,non per immischiarmi,ma quella è acqua sporca,viene dal fosso!”. E infatti dopo un po’ puzzavo come una mucca!

V.

PS. Una cosa a parte:qualcuno di voi,per caso,ha intenzione di andare al Lucca Comics?



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