“Nella mia vita sono stato sempre un irrequieto, un attaccabriga, la maggior parte delle volte ho litigato per prendere la parte degli altri, in poche occasioni ricordo di avere litigato per me stesso”.
La storia vera di Giosuè Rizzi, scritta a quattro mani con il protagonista, il noto criminale condannato per la strage del Bacardi del 1986 a Foggia, con la quale avrebbe “importato la strategia stragista nella guerra tra clan”.
Dal 23 febbraio in libreria
A Rizzi è associato - nell’immaginario collettivo – il cambio di passo che trasformò una delinquenza di piccolo cabotaggio in un’organizzazione spietata e di più voraci ambizioni. Il killer Salvatore Annacondia lo definì «il Papa di Foggia». Eppure quella di Rizzi non sembra affatto la storia di un potente boss.
È la sua stessa voce a scandire le tappe di un’esistenza segnata dal crimine e dalla rabbia, un percorso che inizia con i piccoli furti dell’adolescente per arrivare all’uomo che impugna armi e trascorre gran parte della vita tra manicomi criminali e carceri di tutta Italia.
La detenzione e le sue regole, gli scambi di favori e i colpi di testa, le risse, le sparatorie, gli incontri con esponenti della piccola e della grande criminalità, ma soprattutto quell’evento drammatico che scosse la Puglia e tutta Italia a metà degli anni Ottanta, la strage su cui ancora oggi persistono dubbi: una significativa storia italiana, che è anche un documento emblematico, in grado di raccontare la nascita di una diversa consapevolezza di sé e degli errori commessi.
Giosuè Rizzi è nato nel 1952. Dopo aver trascorso gran parte della vita come detenuto, è stato rimesso in libertà nel novembre del 2010.
Angelo Cavallo, nato nel 1960, già autore di biografie, vive a Foggia e lavora come operatore culturale e produttore artistico.
Giosuè Rizzi. Giudizio e pregiudizio
Angelo Cavallo & Giosuè Rizzi
Euro 15,00 – Pagine 184
Isbn 978-88-8372-519-7
Collana Rumore Bianco, diretta da Luigi Bernardi