Sei medici in servizio nell’ospedale ‘Umberto I’ di Corato, dove la giovane era stata ricoverata in un primo momento, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Bari. Sarà l’autopsia, disposta dal pm Giuseppe Gatti, ad accertare le cause del decesso.
La giovane donna a dicembre aveva avuto la prima minaccia di aborto, ed era rimasta un mese ricoverata in quello stesso ospedale, Unmberto I di Corato, dove giovedì era tornata in preda a forti contrazioni uterine. Al momento del ricovero nel reparto di ginecologia sembrava che i dolori fossero la causa di un’indigestione. Poi la febbre è salita e dopo poche ore è seguita un’emorragia. La giovane è stata trasferita d’urgenza al Miulli, dove, una seconda ecografia ha riscontrato la mancanza del battito al feto, forse morto da giorni. Si è dunque proceduto al parto e all’isterectomia per arginare la perdita di sangue. La giovane mamma, trasferita in Rianimazione, è poi deceduta. “
La famiglia ha presentato denuncia ai carabinieri di Acquaviva e il pm ha avviato le indagini. L’autopsia dovrà accertare se la giovane è morta per setticemia.
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