Domani, 5 marzo, verrà ufficializzata la proposta di un nuovo correttivo per l’anno in corso per gli studi di settore degli ingegneri, oltre che dei dottori commercialisti e degli avvocati.
Per i professionisti che nei primi anni di attività professionale non svolgono attività in proprio ma collaborano con studi già avviati, come molto spesso succede, il compenso forfettario viene dato soprattutto in base alle ore dedicate all’attività di collaborazione e non tanto alla qualità e sulla tipologia del lavoro svolto.
Perciò, il nuovo correttivo, limitatamente agli studi di settore dei giovani professionisti, si baserà sulle ore dedicate all’attività di collaborazione con lo studio professionale. Per poter essere applicato, il correttivo richiederà una serie di condizioni:
- età professionale fino a 6 anni;
- esercizio della professione in forma individuale;
- assenza di forza lavoro;
- “stabili collaborazioni con studi e/o strutture di terzi”: svolgimento dell’attività solo presso altri studi professionali nel settore specialistico.