Giuseppe Roma, direttore del Censis: "I cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono una merce rara". E sottolinea che il sistema formativo italiano è ritardato rispetto agli altri Paesi dell'Ue. Record italiano anche per "l'inattività volontaria": l’11,2% dei ragazzi "non è interessato a lavorare o studiare"
PIGRI E CONTENTI - Ma un altro elemento preoccupante è il record di "inattività volontaria". Secondo il Censis, l'11,2% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni "non sono interessati a lavorare o studiare". Nella classifica dei giovani Neet (dall'inglese Not in education, employment or training) il dato italiano è superiore di oltre tre volte alla media europee (3,4%) e molto peggiore di quello tedesco (3,6%), francese (3,5%) o inglese (1,7%). La Spagna è invece il paese con meno giovani "nullafacenti", pari ad appena lo 0,5%. La critica di Roma tocca anche il "sistema formativo" italiano, "ritardato rispetto agli altri Paesi dell'Ue". Oggi il 60,4% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni è impegnato nella formazione, ma solo il 3,1% è laureato contro una media europea del 7,8%. Mesta anche la condizione dei 25-34enni: laureato solo il 20,7% rispetto al 33% dei loro coetanei europei.