Giovani, rincitrulliti dalla propaganda di regime, non ditemi più che la vostra rovina è dovuta ai privilegi delle generazioni precedenti. Informatevi e smettetela di dire fesserie.

Creato il 08 settembre 2012 da Slasch16

Qui vi metto un esempio del modo di ragionare dei giovani di oggi, non tutti per fortuna.

Secondo voi le generazioni nate negli anni 60/70 hanno rubato il futuro a noi giovani ?

Per me SI, hanno vissuto per decenni sopra le loro possibilità, la colpa io l’attribuisco alla società in generale, che ha continuato a spendere e pretendere più di quello che poteva permettersi e oggi noi giovani siamo senza speranze, senza futuro, i sacrifici oggi li dovrebbero far loro per permettere a noi giovani di vivere almeno una vita che si avvicini a quella vissuta da loro.

Miglior risposta – Scelta dal Richiedente

Perfettamente d’accordo con te, ma sbagli di qualche decennio: le generazioni che realmente hanno vissuto in maniera sconsideratamente consumistica ed abusando di tutto ciò che gli veniva dato sono quelle precedenti: quelle che hanno prolificato durante il boom economico, ovvero quelle nate tra gli anni 40 alla fine dei 50.
Quelli che citi tu sono le persone che adesso hanno dai 30 ai 45 anni circa, e ti garantisco che nella media sono quasi tutti messi male come le ultime generazioni.
Lo spreco, lo scempio è stato fatto dagli attuali 60/70enni!

Ora, è notorio che la mamma degli stupidi è sempre incinta ma qui, nonostante la pillola, i preservativi, le conquiste delle femministe sulla maternità consapevole c’è una epidemia di cretini da fare spavento.
Premetto che la colpa non è loro, è nostra, come genitori o nonni non abbiamo saputo trasmettere l’informazione e la storia dei fatti. Delle nostre conquiste.
Insomma gli imbecilli li abbiamo allevati noi, alcuni si fanno mantenere dai nonni o dai genitori sputandogli pure addosso.
Intanto il 90% dei giovani non sa nemmeno di che anno è lo Statuto dei Lavoratori, l’Art. 18 e non sanno nemmeno quanto sono costate ai loro genitori ed ai loro nonni le conquiste degli anni 60/70 che loro, oggi, si fanno scippare dal sistema.
Possono cercare nel web, invece di scrivere cazzate come quelle che ho pubblicato sopra, ci sono ampi documenti storici e fotografici che documentano il periodo delle lotte, delle conquiste.
Alle giovanette di oggi, la maggioranza perchè c’è anche una minoranza consapevole e documentata, fortunatamente.
Dicevo alle giovanette di oggi sempre pronte ad avanzare i loro diritti di libertà ed emancipazione, ovviamente sul piano sessuale e non sul diritto al lavoro, voglio raccontare loro quello che le loro nonne e le loro mamme non hanno raccontato per non rovinargli la vita con la cruda realtà dei fatti  e lasciarle eternamente nel mondo delle favole, del virtuale con tanto di cellulare collegato con internet per mandare sms e scrivere stronzate 24 ore su 24.
Le loro mamme, le loro nonne, le loro bisnonne, quando avevano la fortuna di avere un lavoro e rimanevano incinta per non perdere il posto si fasciavano la pancia per non essere licenziate immediatamente.
Così facendo rimandavano, tra una vomitata ed una nausea, di qualche mese il licenziamento e lo posso dire perchè c’è passata, insieme ad altre milioni di donne, pure mia moglie.
Ai giovanotti da aperitivo, da discoteca, che un giorno si e l’altro anche scoprono l’ambiente e l’ecologia dico solo che negli anni 50 il problema principale non erano i fumi degli altiforni, che respiravano, ma avere almeno un paio di scarpe anti infortunistica con la punta di ferro per non bruciarsi le dita con gli schizzi di acciaio rovente.
Il resto andatevelo a cercare nel web, chiedeto alle Camere del Lavoro che hanno archivi documetati sulle lotte operaie, il diritto alla sanità ed alla maternità.
Quindi, non rompete più i coglioni con sparate alla cazzo sui privilegi di chi con sudore, lacrime, sangue, lotte e scioperi che sono costati sacrifici anche alle famiglie si è conquistato una pensione, dei diritti, che adesso voi vi fate scippare.
Questo sarebbe il meno, se non si è forti e compatti si viene sconfitti dal capitalismo e dal regime economico e noi lo sappiamo bene perchè abbiamo lottato per anni riempiendo tutte le piazze, quello che è peggio è che vi siete fatti lavare il cervello. Soltanto un poiveretto, un idiota, può scrivere una cosa del genere:
i sacrifici oggi li dovrebbero fare loro (riferito alle generazioni precedenti) per permettere a noi giovani di vivere almeno una vita che si avvicini a quella vissuta da loro.
Dimostra di avere una ignoranza abissale, no solo del passato ma anche del presente.
Come ho già detto le noctre conquiste hanno avuto un prezzo salatissimo, l’ho scritto sopra , e come se non bastasse oggi ci troviamo a fare welfare famigliare a figli e nipoti vittime della crisi, quando sarebbe il momento di goderci la vecchiaia ed i frutti dei nostri sacrifici.
Fortunatamente non siamo, noi anziani, non sono, i giovani, tutti così. Ma per la maggioranza gli anziani sono senza memoria e quindi non possono trasmettere niente. I giovani non hanno conoscenza, non sanno, il pc ed internet lo usano per chattare e per vedere i filmini porno, giustamente in un certo senso ma, se volessero, prima di scrivere cazzate sui privilegi delle generazioni precedenti dovrebbero documetarsi su come li hanno conquistati, ammesso che siano privilegi, e quanto sono costati.
A me sembrano polli d’allevamento alimentati con il mangime dell’ignoranza, allevati ed annebiati dal sistema sino al punto che gli danno pure ragione.
Con questo ho detto quello che avevo da dire, se volete rimanere nell’ignoranza fate voi, aggiungo solo una cosa che ho letto, tanti anni fa, nella prefazione del Capitale di Carlo Marx:
Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.
Io ho scelto il sapere, voi la seconda.
Buona giornata, auguri per il vostro futuro.
Qui non stamo parlando di pensionati baby, alimentati dal regime clientelare e capitalista per conquistarsi voti e governare per 50 anni. Stiamo parlando di persone che si sono fatte 43 anni di lavoro, molti di fabbrica o in edilizia e sono arrivati alla pensione meritatamente e non per donazioni di qualche ente di carità.
Chiaro?



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