foto Loretta Campomaggi
Vi lascio alle parole (poche) di Giovanna che di cose da dire ne ha tante...
Pochi minuti fa è stata approvata in Consiglio Comunale la delibera che da settembre darà in concessione al privato 9 nidi della città.. A novembre sarà vent’anni che lavoro come educatrice nei nidi torinesi, e ne vado fiera. Lavorare per un sistema educativo che è sempre stato preso d’esempio da molte città italiane e non, mi ha sempre riempita d’orgoglio. Lavorare per un bene pubblico quali sono i nostri bambini, il futuro, mi ha sempre ripagato della fatica e delle incertezze della vita. Il nido è un luogo sicuro, fatto di relazioni, di benessere che passa attraverso gli educatori, attraversa le famiglie e si riversa sul bambino. Essere educatore oggi, come ho già avuto occasione di dire, non è facile. le famiglie sono cambiate, bisogna formarsi in continuazione, creare alleanze educative. Ma occuparsi di educazione oggi è importantissimo. Quello che diamo in termini di accoglienza, inclusione, sostegno, accompagnamento, è un investimento che va oltre ogni crisi e ogni dove. Ormai non ci sono più parole per descrivere le nostre preoccupazioni, dobbiamo solo più sostenere un nuovo modello che non lasci indietro nessuno, che continui ad investire in “buona educazione”: dobbiamo entrare in un’ottica diversa sperando che chi arriverà dopo di noi non butti via ciò che molti educatori e professionisti hanno cercato di costruire con amore e dedizione..