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Giovanni Cerri, Giancarlo Cerri: due generazioni di artisti milanesi a confronto – mostra a Francoforte, Frankfurter Westend Galerie

Creato il 20 agosto 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Giovanni Cerri, Il regno, 2011, olio su tela, 100x110

Giovanni Cerri, Il regno, 2011, olio su tela, 100×110

Giovanni Cerri e Giancarlo Cerri. Due generazioni di artisti milanesi a confronto. Testo di Roanna Weiss per la mostra alla Frankfurter Westend Galerie (MAPPA) di Francoforte - rubrica bilingue: italiano / inglese - vedi al  >LINK tutti gli articoli di Roanna Weiss. Giancarlo Cerri e Giovanni Cerri, due generazioni di artisti al confine tra due mondi. Un nome, due generazioni di pittori, uno alla fine del suo percorso, l’altro nel mezzo della salita. Sono padre e figlio, milanesi d.o.c., porteranno l’arte vivente della nostra città a un’altra città, una conosciuta per la finanza in Germania: Francoforte. La mostra Zwei Künstlergenerationen aus Mailand (Due generazioni di artisti milanesi a confronto) di Giancarlo Cerri e Giovanni Cerri inaugura sabato 24 agosto alla galleria d’arte moderna e contemporanea Frankfurter Westend Galerie. In Germania la stagione inizia prima. Le ferie sono finite e il lavoro ha ripreso a pieno ritmo.

Anche a Milano vediamo un ritorno dai luoghi estivi sempre più presto in agosto. Ormai neanche la nostra città si chiude del tutto. Tutto cambia in 50 anni e vediamo come anche due generazioni di pittori trovano un linguaggio così diverso per esprimersi in questo mondo moderno di costante costruzione distruttiva. E’ qui dov’è nata l’arte di questi pittori.

L’arte di Giancarlo Cerri, il padre, è astratta e piena di colori forti. Il pittore ci porta al confine tra due mondi: quello interno e quello che affrontiamo tutti i giorni al di fuori di noi stessi. E’ un confine piena di forza e di lotta  “al di là” della figurazione. Davanti ai suoi quadri siamo costretti a guardarci dentro e affrontare quello che nascondiamo dal mondo circostante, chiudendoci dentro noi stessi per riflettere.

Giancarlo Cerri, Sequenza verticale, 2005, olio su tela, cm. 80x60

Giancarlo Cerri, Sequenza verticale, 2005, olio su tela, cm. 80×60

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L’arte del figlio Giovanni Cerri, invece, ci chiede di guardare intorno a noi. L’artista ha sempre preso un percorso figurativo, ma dove l’uomo non appare. I quadri sono luminosi con colori che vanno dalle forte ombre scure ai pastelli allegri. Ma nei suoi quadri rimangono solo le rimanenze e le rovine di ciò che l’uomo ha abbandonato. Dov’è questo uomo? Siamo in attesa dell’arrivo di un altro Cristo? O l’uomo è sparito completamente come i dinosauri o scappato invece dal mondo che ha costruito e distrutto con le sue stesse mani? Così la città abbandonata di Giovanni Cerri rappresenta un altro confine tra due mondi: il mondo dell’uomo che non c’è più e il mondo che verrà alla ricostruzione. O magari è solo una città abbandonata per le ferie estive. Lascio la scelta a voi.

Roanna Weiss

Giovanni Cerri, Il regno, 2012, olio su tela, cm. 100x150

Giovanni Cerri, Il regno, 2012, olio su tela, cm. 100×150

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 English version:

One name, two generations of painters. One at the end of his path, the other rising. They are father and son, authentic Milanesi, who bring the living art of our city to another in Germany, one known for finance: Frankfurt. The exhibiton Zwei Künstlergenerationen aus Mailand (A Comparison of Two Generations of Milanese Artists) of Giancarlo Cerri and Giovanni Cerri opens on 24 August at Frankfurter Westend Galerie. In Germany, the season begins early. Holidays are over and business has begun again. Also in Milan we see a return from summer destinations earlier and earlier and our city no longer shuts down completely. Everything changes in 50 years and we see here how two generations of painters find their own very different language to express themselves in this world that is constantly being constructed and destroyed. It is here that the art of these painters was born.

Giancarlo Cerri, Grande Sequenza, 2001, olio su tela, cm. 180x140

Giancarlo Cerri, Grande Sequenza, 2001, olio su tela, cm. 180×140

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The art of Giancarlo Cerri, the father, is abstract and full of strong colours. The painter brings us to the border between two worlds: the one within us and the one we confront outside everyday. It is a border full of force and struggle “beyond” the figurative. In front of his paintings we are forced to look within ourselves and confront what we keep hidden from the outside world, closing ourselves inside to reflect.

Instead, the art of his son, Giovanni Cerri asks us to look around. The artist has always followed the figurative path, but one where man is no longer found. The paintings are luminous with colours ranging from strong dark shadows to cheerful pastels. But in his painting we see only the remains and ruins of what man has abandoned. Where is man? Are we awaiting the arrival of another Christ? Or has man disappeared completely like the dinosaurs or escaped from the world that he constructed and destroyed with his own hands? Thus, this abandoned city of Giovanni Cerri represents another border between two worlds: the world where man no longer exists and the world which will be reconstructed. Or perhaps it is only the city abandoned for summer holidays. I leave the choice to you.

Roanna Weiss

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Mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero – anno 2013: 

galleria d’arte: Frankfurter Westend Galerie

Giovanni Cerri, Giancarlo Cerri

Zwei Künstlergenerationen aus Mailand

Due generazione di artisti milanesi a confronto

Frankfurter Westend Galerie, Arndtstrasse, 12 - 60325 Frankfurt, Germany

Tel: +49 69 746752

Vernissage sabato, 24 agosto 2013 alle 11.00

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Giancarlo Cerri – breve biografia:

sito web: http://www.giancarlocerri.com

Giancarlo Cerri, la pittura dipinta, A cura di Rossana Bossaglia,Anno 2005, Civica Galleria d'Arte Moderna, Gallarate

Giancarlo Cerri, la pittura dipinta, A cura di Rossana Bossaglia,Anno 2005, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate

Giancarlo Cerri è nato a Milano, città in cui risiede. Ha iniziato a dipingere giovanissimo nella metà degli anni Cinquanta. Sempre in quel decennio frequenta l’Istituto Cesare Correnti di Milano dove ottiene il diploma di grafico cartellonista. Dal 1956 al 1976 la sua attività si svolge contemporaneamente fra pittura e grafica pubblicitaria. Dal 1977 si dedica esclusivamente alla pittura, con alcune incursioni nel campo della critica d’arte collaborando con giornali e riviste del settore. Dal 1988 al 1995, è stato direttore artistico del Centro Culturale De Gasperi di Milano. Nel giugno 1991, con il Patrocinio della Regione Lombardia, ha ideato e curato la mostra collettiva ed il catalogo “Artisti di Via Manzoni“, inaugurata in occasione della riapertura – dopo la ristrutturazione – dello storico palazzo milanese Bagatti Valsecchi.

Per grave malattia oculare non dipinge più da diversi anni, le sue ultime opere risalgono alla primavera del 2005.

Giancarlo Cerri, dalla figurazione all'astrazione,Testi di Pietro Luca Nicoletti, Prefazione di Felice Bonalumi, Anno 2010

Giancarlo Cerri, dalla figurazione all’astrazione,Testi di Pietro Luca Nicoletti, Prefazione di Felice Bonalumi, Anno 2010, Galleria d’Arte Contemporanea Cascina Roma, San Donato Milanese

Nel mese di febbraio 2012 è stato pubblicato il libro di Giancarlo Cerri intitolato “La pittura dipinta – le mie quattro stagioni“, un volumetto dove egli spiega le sue quattro stagioni di pittore, che sono state così concepite e realizzate: 1955-1975, figurazione tipicamente italiana con riferimenti alla pittura novecentista in cui prevale la tematica del paesaggio; 1976-1990, periodo informale materico naturalistico, eseguito su tele di vaste dimensioni aventi per tema dominante le “Grandi foreste”; 1991-2001, percorso nell’astrattismo essenziale, opere dipinte con il solo uso di due-tre colori, ovvero le “Sequenze” e “Grandi sequenze“. Contemporaneamente tra il 2001 e il 2005, Giancarlo Cerri dipinge un ciclo di quadri di arte sacra aventi quale principale soggetto la Croce, qui intesa come simbolo della umana tragica sofferenza. Opere, queste, ispirate all’artista quando, l’undici settembre del 2001, avvenne l’ormai famosa immane strage negli Stati Uniti d’America.

Giancarlo Cerri è presente, con ventotto sue opere, in musei d’arte contemporanea e pubbliche collezioni, tra i quali: Museo dellaPermanente, Milano; Museion, Bolzano; Museo Boldini, Ferrara; Museo Manzoni, Lecco; Museo MAGA, Gallarate (VA); Civico Museo, Lodi; Civico Museo Giannoni, Novara; Museo Enzo Pagani, Castellanza (VA); Museo Generazioni del ‘900, Pieve di Cento (BO); Civico Museo, Durazzo (Albania).

Giancarlo Cerri è artista socio onorario della Società per le Belli ed Esposizione Permanente di Milano.

Giancarlo Cerri, Sequenza nera verticale - 1999, cm. 100x80, olio su tela

Giancarlo Cerri, Sequenza nera verticale – 1999, cm. 100×80, olio su tela

Critici d’arte e giornalisti che, in ordine cronologico, hanno scritto sulla sua attività artistica:
Mario Monteverdi, Maria Sirtori Bolis, Alberto Longa, Arturo Jannace, Pino Zanchi, Giuseppe Martucci, Mario Lepore, Dino Villani, Mario Portalupi, Siro Brondoni, Carlo Fumagalli, Carlo Munari, Enotrio Mastrolonardo, Enzio Fabiani, Elisabetta Muritti, Pier Franco Bertazzini, Franco Passoni, Ery Vigorelli, Pedro Fiori, Daniele Acconci, Rini Baldo, Teodosio Martucci, Tino Gipponi, Rossana Bossaglia, Luciano Volino, Luisa Bergomi, Giorgio Seveso, Melisa Garzonio, Pier Luigi Senna, Sandra Marzorati, Gilberto Cavicchioli, Luigi Passera, Carlo Marchetti, Rosaria Guadagno, Giulio Dotto, Gianni Pre, Silvia Castello, Gian Marco Walch, Monica Miretti, Albina Olivati, Sergio Dalla Val, Stefano Cortina, Antonella Del Gesso, Ettore Bonessio, Emma Zanella, Daniele Bin, Stefania Barile, Licia Spagnesi, Felice Bonalumi, Paolo Carnevale, Gaspare Grassa, Laura Salandin, Cristina Guerra, Giorgio Lodetti, Marina Arensi, Antonio D’Amico, Chiara Vanzetto, Elisabetta Mero, Carlo Franza, Luca Pietro Nicoletti, Isabella De Matteis, Vera Agosti, Lorenzo Vintèm, Emanuela Caputo, Francesca Amè, Clara Ferrario, Marco Pennestri, Stefano De Angelis, Veronica Riva.

Altre note personalità del mondo dell’arte e della cultura conosciute nello svolgersi della sua attività artistica:
Bruno Munari artista-designer, Raffaele De Grada storico dell’arte, Carlo Carrà pittore, Cesare Zavattini scrittore, Giovanni Gronchi ex Presidente della Repubblica Italiana, Riccardo Bacchelli scrittore, Renzo Cortina gallerista-editore, Giuseppe Novello pittore, Carlo Castellaneta scrittore, Alberico Sala storico dell’arte.

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Giovanni Cerri – autobiografia in breve:

Mi chiamo Giovanni Cerri e sono un artista italiano, che vive e lavora a Milano. Sito web: http://www.giocerri.com/
Figlio d’arte (mio padre è il pittore Giancarlo Cerri), sono nato nel 1969 a la mia attività si è sviluppata nell’ambito della pittura.

Ho iniziato a esporre nel 1987 e da allora ho tenuto mostre in Italia e all’estero (Croazia, Germania, Canada, Francia, Cina, Bolivia). Sono da sempre ispirato dal territorio urbano di periferia. Un tema che sviluppo dall’osservazione diretta della mia città ma estendibile alle “zone di confine” di qualsiasi metropoli.
Mi ha particolarmente interessato l’archeologia industriale, i “relitti” architettonici di un’epoca che scompare.

Giovanni Cerri, Il regno, 2011, olio su tela, cm. 160x220

Giovanni Cerri, Il regno, 2011, olio su tela, cm. 160×220

Dal 2001 al 2009 il supporto sul quale dipingevo era la carta di quotidiano, per sottolineare la contemporaneità attraverso frammenti di scritte di cronaca, politica, economia, sport…
Tra le esposizione più significative di questo periodo cito la mostra “Sopravvivenze” alla Fondazione Cini di Ferrara e alla Galleria Cortina di Milano nel 2005.
Nel 2006 ho reinterpretato sedici frammenti della Cappella Sistina di Michelangelo e questo lavoro si è concretizzato nella mostra “Sixteen-a” alla Galleria Blanchaert di Milano. Nello stesso anno, su invito del curatore Philippe Daverio, sono stato invitato al prestigioso Premio Michetti.
Nel 2008 ho esposto con mio padre nella mostra “I Cerri. Giancarlo e Giovanni, la pittura di generazione in generazione” al Museo della Permanente di Milano. Successivamente ho partecipato alla rassegna “Masters of Brera” al Museo Nazionale di Shanghai.
Nel 2009 ho tenuto una mostra personale a Parigi alla Galleria Orenda Art International dal titolo “Archéologie du present” e alla Galleria Gli Eroici Furori di Milano ho realizzato un’esposizione ispirata dal romanzo best-seller “Gomorra” di Roberto Saviano. Per l’occasione ho presentato un grande trittico (cm. 240×440).

Giovanni Cerri, Paesaggio con cielo viola, 2013, olio su tela, cm. 130x180

Giovanni Cerri, Paesaggio con cielo viola, 2013, olio su tela, cm. 130×180

Nel 2010 sono tornato alla pittura ad olio su tela con la mostra “Hurricane of light” alla Galleria De Luca Fine Art di Toronto e “Pastorale” alla Galleria Kuhn & Partner di Berlino.
In quell’anno ho presentato alla Triennale Design Museum di Milano un grande trittico dal titolo “Habitat” (cm. 220×460) nell’ambito del Premio “Riprogettare l’archeologia”, organizzato dal Politecnico di Milano.

Nel 2011, invitato dal curatore del Padiglione Italia Vittorio Sgarbi, ho partecipato alla 54° Biennale di Venezia.

I am Giovanni Cerri, an Italian artist living and working in Milan. I am the son of the painter, Giancarlo Cerri, and was born in 1969 and my activity has always centred on painting.
I began exhibiting in 1987 and since then I have had exhibitions in Italy and abroad (Croatia, Germany, Canada, France, China, Bolivia, USA).
I have always been inspired by the urban landscape; a theme I developed from direct observation of my city, but also extendable to other suburban areas of any metropolis.
I am particularly interested in industrial archaeology, the architectonic relics of an age which is disappearing. 

From 2001 to 2009 I painted on newspaper to underline the contemporary time through fragments of news, politics, economics, sport… Among my most significant exhibitions in this period I site “Sopravvivenze” (Survivial) at the Cini Foundation of Ferrara, Italy and the Cortina Gallery in Milan in 2005.
In 2006, I reinterpreted sixteen fragments of Michelangelo’s Sistine Chapel and these works were presented for the exhibition “Sixteen-A” at the Blanchaert Gallery in Milan. In the same year, upon invitation of Philippe Daverio, I was invited to the prestigious Michetti Prize.
In 2008, I exhibited with my father in “I Cerri. Giancarlo e Giovanni, la pittura di generazione in generazione” (The Cerri’s. Giancarlo and Giovanni, painting from generation to generation) at the Museo della Permanente in Milan. Afterwards I participated in the group show “Masters of Brera” at the National Museum of Shanghai.
In 2009, I had a personal exhibition, “Archéologie du present” in Paris at the Orenda Art International Gallery, and at the Eroici Furori Gallery in Milan I presented an exhibition inspired by the best-seller Gomorrah by Roberto Saviano. For the occasion I presented a large triptych (220 x 460 cm). 

In 2010, I returned to painting directly oil on canvas with the exhibitions “Hurricane of Light” at De Luca Fine Art in Toronto and “Pastorale” at the Kuhn & Partner Gallery in Berlin. In that year I also presented a great triptych entitled “Habitat” (220 x 460 cm) at the Triennale Design Museum in Milan on occasione of the “Re-planning archaeology” Prize, organised by the University Politechnico di Milano.

In 2011, upon invitation of the curator of the Italy stand Vittorio Sgarbi, I participated in the 54th Biennale di Venezia. 

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Roanna Weiss – per la rubrica MILANO IN QUATTRO PASSI  e per il testo e le fotografie relative alla mostra di Giovanni Cerri e Giancarlo Cerri Zwei Künstlergenerationen aus Mailand (Due generazioni di artisti milanesi a confronto) presso la galleria d’arte contemporanea Frankfurter Westend Galerie.

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