Un percorso, una via, un racconto.
È questo il concetto che vuole mostrarci Giovanni Maranghi, in questa mostra personale allestita nelle prestigiose sale di Palazzo Medici Riccardi e che sarà visibile nei prossimi mesi di novembre e dicembre.
Un vero e proprio "mettersi a nudo", portando, per la prima volta,
alla visione di tutti, una serie di lavori ispirati ai suoi taccuini
personali.
Una sorta di duraturo diario intimo, fatto di immagini, appunti, schizzi ed
impressioni, che redige oramai da oltre trent'anni e che questa volta
trasferirà in un unica enorme opera, realizzata in loco, occupante l'intero
perimetro delle sale messe a disposizione dall'ente provincia di Firenze.
Per la realizzazione di questo allestimento, curato da Filippo Lotti e Roberto Milani,
in collaborazione e per conto di Casa d'Arte San Lorenzo e con il supporto di
FuoriLuogo Servizi per l'Arte, il C.R.A. (Centro Raccolta Arte) e tanti altri attori,
sono state impiegate ore e ore di ricerca e selezione proprio sulle pagine di questi volumi.
I visitatori potranno assistere a questa singolare che si svolgerà in due fasi.
La prima sarà dedicata alla creazione dell'opera stessa in una sorta di performance.
Contestualmente, all'interno degli stessi spazi del Palazzo,
un regista, una troupe televisiva ed un fotografo,
testimonieranno, step by step, lo svilupparsi del lavoro realizzato giorno dopo giorno, dall'artista,
fernando il tempo in un documentario
che sarà poi visibile nella seconda parte della mostra.
La seconda fase sarà l'esposizione nella sua totalità,
completamente allestita ed arricchita da tre grandi resine,
anch'esse realizzate per questa occasione.
L'esposizione si chiuderà con un grande finissage dove in quell'appuntamento
sarà presentato il catalogo con il contributo critico di Ivan Quaroni.
Un evento più che una esposizione che coinvolgerà gli interlocutori in un
fantastico mondo fatto di immagini e ricordi, emozione e gesti. Quelli
tipici dell'arte di Giovanni Maranghi