Il 22 febbraio è una data che gli amanti del noir devono appuntare nelle loro agente. Esce, infatti, Orchidee nere, secondo libro delle inchieste di Nero Wolfe, il famosissimo detective nato dalla mente di Rex Stout. La casa editrice Beat continua così il bellissimo progetto di pubblicazione, in un'edizione curata e compatta, di tutte le avventure del detective. Anche questa volta, come nel precedente Le inchieste di Nero Wolfe, il libro si fregia di un'introduzione di tutto rispetto a opera di Carlo Lucarelli.
Orchidee nere appare per la prima volta, insieme al racconto Cordialmente invitati a incontrare la morte, nel 1942. Mentre il mondo è sconvolto dal più grande conflitto armato della storia, Rex Stout decide di dilettare i lettori concedendo al suo detective pigro, grasso ed edonista anche un’altra “nobile” manifestazione oltre al suo inguaribile narcisismo: l’invidia. Una dolorosa, insopprimibile invidia che Nero Wolfe nutre per Lewis Hewitt, il milionario cha ha osato creare, e mostrare all’Esposizione floreale, tre magnifiche orchidee nere: il sogno o, meglio, la chimera di ogni floricoltore che si rispetti.Pur di avere nella sua serra quei fiori preziosi e rari, Wolfe non esita a sfidare l’irruente ispettore Cramer e a mettere nei guai Archie Goodwin, occultando le prove di un delitto, nascondendo testimoni e decidendo persino di rinchiudersi in una camera a gas...In Cordialmente invitati a incontrare la morte, invece, è una letale tossina - stufata, ahimé, anche con gustose animelle fresche di maiale - a determinare il triste destino di Bess Huddleston, organizzatrice di eventi, caduta in disgrazia presso i suoi facoltosi clienti.
Dicono del libro:
«Stout scrive bene, racconta benissimo e i suoi romanzi sono coltivaticon cura come un fiore raro e raffinato».Carlo Lucarelli
«Torna il mito Nero Wolfe, il detective che ama le orchidee più degli umani e considera il cibo l'unica arte per cui vale la pena di esistere ».Il Venerdì di Repubblica
Nero Wolfe, il detective amante della buona cucina, «un immenso narciso pigro ed edonista… le cui avventure rivaleggiano per numero e varietà con quelle di Maigret».Goffredo Fofi
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