Ed eccoci al consueto appuntamento con i nostri amati libri gialli, thriller, mystery, et cetera et cetera...Oggi la puntata è dedicata tutta a delle uscite Longanesi, spero vi possano intrigare!
È nelle librerie dal 31 marzo e se ne è molto parlato, quindi oggi approfitto per presentarsi questo romanzo che arriva dal Nord, precisamente la Danimarca. Sto parlando ovviamente de L'ultimo uomo buono di A.J. Kazinski. Ci sono degli uomini e delle donne buone su questa terra, ma qualcuno li sta uccidendo uno dopo l'altro. Nessuno sa spiegarsi il motivo di questi omicidi e Niels Bentzon, a cui è stato affidato il caso, vuole vederci chiaro. Ogni omicidio è calcolato nei minimi dettagli e si sa in quale città andrà a colpire, tutto sta nel saper individuare quali sono uomini buoni.Sono persone comuni,ma dal destino misterioso.Li stanno uccidendo uno a uno.Chi sarà il prossimo?
La trama:
Niels Bentzon è un poliziotto diverso dagli altri. Uno dall’arma poco facile, noto in tutta Copenaghen per i suoi metodi non convenzionali. Niels è un negoziatore, chiamato a risolvere situazioni con ostaggi in pericolo di vita. Ma è anche un uomo scomodo. Per questo, i suoi superiori gli assegnano un caso in apparenza banale e poco importante. La segnalazione giunge da un poliziotto di Venezia, tramite Interpol: qualcuno sta uccidendo una ad una alcune persone particolari, da un capo all’altro del mondo. Tutte le vittime hanno strani segni sulla schiena, che non sono tatuaggi ma nemmeno ferite. E tutte avevano una cosa in comune, una sola: erano persone stimate, amate, dedite agli altri. Erano persone buone.C’è un disegno dietro tutti questi omicidi, ma nessuno pare vederlo. C’è un killer, forse più di uno, che agisce secondo un ordine prestabilito. Ogni omicidio è calcolato, e secondo questi calcoli la prossima vittima sarà a Venezia. Oppure proprio a Copenaghen. Niels si trova di fronte a un compito quasi impossibile, per un poliziotto abituato a dare la caccia ai «cattivi»: deve trovare l’ultimo uomo buono e impedire che venga ucciso. Ma come? E se tutto fosse parte di un progetto ancora più grande e inarrestabile?
Un brano:
"Niels uscì dal locale. Il passaggio dall’illuminazione interna a quella esterna non si percepiva quasi. Mancava poco al giorno più corto e più buio dell’anno. I vecchi lampioni che sovrastavano pigri le strade la loro debole luce gialla — non potevano farci niente.L'autore:
«Quando tramonta il sole?»
«Poco prima delle quattro. Perché?»
«Perché?» Nieis la guardò sorpreso. Per lei erano tutte solo teorie, un gioco di società? «Hannah, mi ha appena detto che gli omicidi vengono commessi al tramonto, no?»
«Certo. Esattamente al tramonto.»
«Questo vuoi dire che abbiamo cinque o sei ore per trovare il posto. E la persona che sarà uccisa.»"
Dopo una lunga pausa dal lavoro, per cercare di riprendersi dall’immenso dolore della morte della moglie, uccisa in maniera crudele e assurda, Thomas Lynley è richiamato in servizio a Scotland Yard. Ma la routine è destinata a non durare molto. Il corpo di una donna, colpito da numerose coltellate, è stato rinvenuto in un isolato cimitero di Londra. I suoi colleghi sono disorientati dai modi poco ortodossi del nuovo capo, Isabelle Ardery. Lynley sembra essere la sola persona in grado di guardare attraverso la dura scorza di Isabelle e di intuirne un passato tormentato e pieno di ferite. Mentre Lynley lavora a Londra, I suoi colleghi Barbara Havers e Winston Nkata seguono la pista dell’omicidio a sud di Londra. Qui scoprono un villaggio bellissimo e molto inquietante, dove gli animali vagano liberi per le strade, i tetti sono ancora di paglia e gli stranieri non sono i benvenuti. Quello che ancora non sanno è che più di un segreto si nasconde in quel luogo maledetto e che la loro avventura avrà un epilogo insieme tragico e crudele.
Un brano:
"Vide il cadavere, quello di una giovane donna, semisdraiata contro il muro; la posizione suggeriva che avesse inciampato all’indietro mentre veniva aggredita e fosse poi scivolata lungo la parete. Sopra il corpo c’era un disegno, un occhio dentro un triangolo con la scritta «Dio è wireless». Il pavimento di pietra era disseminato di pacchetti di patatine vuoti, involucri di barrette di cioccolato, panini e lattine vuote di Coca-Cola. C’era anche una rivista pornografica, più recente del resto di quella spazzatura, perché sembrava pulita e non era spiegazzata. Era aperta sull’inimagine del pube di una donna dalle labbra rosse che indossava stivali di cuoio, un cappello a cilindro, e nient’altro. Che posto ignobile per morire, pensò..."
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