Eccoci al consueto appuntamento con i nostri amati libri gialli, thriller, mystery, et cetera et cetera...Oggi tre novità di questo 2011 pubblicate presso tre grandi case editrici: Garzanti, Guanda e Nord.
Luca Mancini, detto "Chat", è il buttafuori di una discoteca frequentata dagli adolescenti. O almeno lo era, finché non gli hanno sfondato il cranio. Per il commissario Cappa e il suo vice Berti, l'indagine parte dal Peter Pan, il locale dove lavorava Chat. E dai ragazzi e dalle ragazze che il sabato mattina vanno a scuola e il pomeriggio affollano la discoteca. È prorpio nei luoghi come il Peter Pan che scatta la trappola delle tre s: soldi, sesso & sostanze. Il tutto condito da una quarta s, quella dei social network, capace di rendere la miscela ancora più opaca e inquietante. Come doveva finire ci guida, con la tensione di un'inchiesta difficile, all'interno di un mondo insieme vicino e lontano, quasi impenetrabile, chiuso in se stesso: quello degli adoloescenti, con i loro sogni e le loro ferite, i loro riti e le loro prepotenze, le loro arroganze e la loro ingenuità, spesso vissute in vite parallele. Cappa e Alessia, la mamma di Anna, una delle ragazze più carine del Peter Pan, scopriranno quello che si nasconde sotto una apparente normalità. Un vero inferno, un labirinto di torbido disagio che solo la cronaca nera riesce a illuminare: Come doveva finire ce lo fa scoprire con la suspense di un'indagine piena di sorprese.
I PROTAGONISTI
UNA VITTIMALuca Mancini, buttafuori alla discoteca Peter Pan. Hobby: ore e ore passate in chat. Finché non gli sfondano il cranio.UN INVESTIGATOREIl commissario Cappa: se n'è andato di casa, affoga il suo dolore in un'indagine difficile.CINQUE RAGAZZI DEGLI ANNI ZERODIECIAnna, un'adolescente che non riesce a confidarsi, ha un segreto troppo grande. Patti, l'amica del cuore: «Patti & Anna, le mejo del mondo». Mattia, «ma tutti mi chiamano Nero». Il suo peggior nemico: la solitudine. Obelix: è un bullo, e Nero non gli piace. Valerio: il più fico, il più ribelle, il più aggressivo.TRE MADRIAlessia, madre di Anna, separata: della figlia crede di sapere tutto. Angela, madre di Patti: personal trainer, SUV e un triste risveglio. Katia, madre di Mattia: così distratta che quando il figlio le chiede dei soldi, non guarda nemmeno quanto gli dà.UN INDIZIOSu un telefonino, la foto di una ragazzina senza veli.
L'autore:
Liberami amore è il suo primo romanzo.
Quando Óscar Santacruz viene trovato morto con due pallottole nella nuca nell’ascensore di casa, il brigadiere della Guardia Civil Rubén Bevilacqua, detto Vila, pare non avere dubbi: il responsabile è un professionista e l’indagine una seccatura. L’atteggiamento di frustrato disincanto di Vila si spiega con una profonda delusione vissuta da poco: un assassino, da lui scovato e imprigionato, è stato rimesso in libertà. Ma il brigadiere Vila è anche un investigatore esperto e non può non notare una incongruenza in quello che ha tutto l’aspetto di un omicidio su commissione, tipico di ambienti malavitosi: Óscar Santacruz non è nessuno. Un divorzio complicato, una piccola condanna per spaccio, una denuncia per maltrattamenti a danno della ex moglie, un figlio piccolo affidato alla madre, un lavoro serissimo e una vita banale: niente che possa far sospettare affari loschi. Parte da qui il brigadiere Vila, con accanto la sergente Virginia Chamorro, per dare avvio a una indagine che va a toccare alcuni dei problemi scottanti che si trovano ad affrontare le società contemporanee: i rapporti di coppia difficili, l’affidamento dei figli in caso di divorzio, in cui si privilegiano quasi sempre le madri, il funzionamento e/o il malfunzionamento della giustizia, la corruzione, il traffico internazionale di droga. A poco a poco l’atteggiamento scettico di Vila lascia il posto alla passione per l’indagine, fino a fargli scoprire i meccanismi che hanno portato al delitto.Un brano:
"Quando un uomo viene ritrovato con due fori nella nuca dentro l’ascensore di casa sua, senza che nessuno dei vicini abbia sentito o visto nulla, possiamo essere certi di una cosa: l’ultima persona che quell’uomo ha incontrato nella sua vita era un professionista. Per un investigatore della Omicidi il dato è rilevante, ma non nel senso che può pensare un profano. A seconda delle circostanze e degli altri elementi del delitto, può essere un invito a mettere il massimo impegno nell’indagine, ma anche un motivo per non avere voglia di occuparsene. D’altra parte, lo sa bene chi, come me, ha accumulato qualche scatto di anzianità, sul fattore entusiasmo pesano molto l’umore dei giorno, la novità della sfida e, in definitiva, quale stadio della vita sta attraversando la persona cui viene assegnato il compito. Tenendo conto di tutto ciò, confesso senza orgoglio che quando mi informarono delle circostanze della morte di Òscar Santacruz, la mia risposta automatica e insulsa fu: « E non si poteva rifilarla a un altro idiota 'sta rottura di palle?"Dicono del libro:“Un romanzo splendido... Lorenzo Silva... è ormai un classico della nostra letteratura, fine stratega al quale essere grati per il fatto di non deluderci mai.” El Mercurio
"Un libro splendido, che esprime al meglio il genere poliziesco e insieme la qualità letteraria." El Cultural
L'autore:
Ritorna nelle librerie il Leonardo da Vinci investigatore nato dalla penna di Diane A.S. Stuckart, già autrice dei precedenti La mossa dell'alfiere e La dama di Leonardo. Ambientato nella Milano del 1484, L'incubo di Leonardo ci racconta l'intricato giallo che si aggroviglia intorno all'ultimo grande progetto dell'inventore che si rivelerebbe estremamente preziosa per il signore di Milano, Ludovico il Moro: una macchina per volare.Il capo degli apprendisti, però, è stato ucciso e ora tocca a Leonardo con la sua intelligenza a ricostruire le trame che sanno dietro questo delitto. Dall'incontro della narrativa gialla con quella storica Diane A.S. Stuckart dà vita a un romanzo avvincente che ci mostra un altro dei tanti volti del grande Leonardo da Vinci.
La trama:
Milano, 1484. Nuvole di tempesta si addensano sui domini di Ludovico il Moro, minacciati dall’ambizioso duca di Pontalba. Tutte le speranze del signore di Milano sono riposte nel suo ingegnere di corte, Leonardo da Vinci, che sta mettendo a punto un’arma rivoluzionaria: una macchina volante. Ma i lavori s’interrompono bruscamente quando, nei giardini del Castello Sforzesco, viene ritrovato il cadavere del capo degli apprendisti con accanto alcuni disegni preparatori del prototipo. Il ragazzo aveva deciso di tradire il Moro e di vendere il progetto al nemico? Oppure si è sacrificato per proteggere quelle carte così preziose? Destreggiandosi da par suo tra i sospetti e i rancori che turbano la corte, Leonardo chiede aiuto al suo più fidato assistente, Dino, che però è costretto a muoversi con estrema cautela. Il falegname incaricato della costruzione della macchina volante è infatti suo padre, il quale ha subito riconosciuto in lui la figlia Delfina, scappata di casa un anno prima: se l’uomo rivelasse l’inganno, spezzerebbe per sempre il sogno della giovane di diventare pittrice. Divisa tra la necessità di proteggere il proprio segreto e l’obbedienza dovuta a Leonardo, Delfina dovrà attingere alle proprie riserve di coraggio e di astuzia per squarciare la fitta rete di misteri e tradimenti: in pericolo, non c’è soltanto il suo futuro, ma anche la vita del Maestro...
Un brano:
«Maestro, credete che l’assassino volesse impadronirsi dei vostri scritti?» chiesi. «È possibile», rispose Leonardo. «Se così fosse, dobbiamo prepararci a un secondo tentativo di furto... o di omicidio.»
L'autrice: