Il girasole è una pianta erbacea annuale o perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Annovera diverse specie, che possono anche essere perenni, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di ibridi, cioè di incroci. Il girasole originale è, invece, annuale e il suo nome botanico è Helianthus annuus. Si presenta con uno stelo che può raggiungere anche i tre metri, anche se mediamente arriva a due, foglie a forma di cuore e un unico fiore, in realtà un insieme di infiorescenze a capolino. Viene chiamato girasole proprio per la capacità del capolino di posizionarsi nella stessa direzione del sole. Pianta originaria del Perù venne importata in Spagna da Hernando Pizzarro che regalò i semi al sovrano dell’epoca, Filippo II. Questa pianta è normalmente diffusa nel Sud e nel Nord America. Attualmente si trova anche in alcune zone alpine di Italia e Francia, ad altitudini di circa 1500 metri. Viene anche coltivata in vaso a scopo ornamentale. Predilige climi temperati o caldi e non necessita di irrigazioni eccessive, anche se il terreno deve essere ben nutrito. L’esposizione della pianta che fiorisce in estate, da agosto a ottobre, deve essere soleggiata. Il girasole è conosciuto fin dall’antichità per essere una pianta ricca di significati simbolici. Nel linguaggio dei fiori significa gioia e gaiezza, ma può anche significare orgoglio e falsità. Ma il girasole non è affatto una pianta dai significati negativi, anzi. Da sempre trova impiego in cucina e in fitoterapia.
Il girasole produce dei semi da cui si ricava l’olio omonimo molto usato per preparare dei fritti e per produrre la margarina vegetale. Il seme oleoso del girasole è stato anche oggetto di studi che ne hanno evidenziato le proprietà benefiche. Questa parte della pianta, infatti, contiene acido alfa-tocoferolo, ovvero vitamina E in quantità superiori ad altri semi vegetali e frutta secca. La vitamina E è un potente antiossidante, combatte i radicali liberi rallentando l’invecchiamento e protegge dalle malattie cardiovascolari. I semi di girasole contengono anche la rarissima vitamina B12 e la vitamina B1, ma anche tanta vitamina A. Presenti anche carboidrati, fibre, proteine, acido folico e sali minerali come il magnesio. L’olio di semi di girasole è anche più leggero rispetto ad altri oli, anche se apporta sempre circa 550 calorie per 100 grammi di prodotto: ben pochi rispetto alle calorie apportate da altri oli. Alcuni studi sembrano attestare che i semi di girasole riducano anche il rischio di
cancro. Il meccanismo è sempre lo stesso che protegge dalle malattie cardiovascolari, ovvero l’azione antiossidante delle vitamina E , A e dei sali minerali che impediscono ai radicali liberi di far invecchiare il Dna delle cellule.
I semi di girasole non servono solo per estrarre l’olio, ma anche per essere mangiati. Sono, infatti, commestibili e si possono consumare al pari di qualsiasi frutta secca, come noci e mandorle. I semi di girasole si possono mangiare tostati, insieme a insalate oppure miscelati a impasti per preparare pane o altri prodotti da forno. Si possono consumare anche crudi, magari in una minestra di cereali a colazione per ottenere una sferzata di energia nel caso si dovesse svolgere un’intensa attività fisica. La dose consigliata di semi di girasole è di due cucchiai al giorno, per via dell’elevato apporto calorico ( più di 500 calorie per 100 grammi). Del girasole si possono anche usare le foglie, i fiori e i petali, per preparare prodotti erboristici. Foglie e fiori, nella fitoterapia russa, si usano per curare infiammazioni della gola e affezioni polmonari. Dai petali si ricava un estratto usato per curare la
malaria e la febbre da
tubercolosi polmonare. Dai semi si ricava l’olio i cui usi sono ormai molto conosciuti: per friggere, per preparare la margarina, per il pesce in scatola e per conservare i vegetali. Oltre ai semi sono commestibili anche i germogli chiusi del girasole che si possono bollire o friggere, oppure grigliare e condire con olio e sale. L’olio di semi di girasole viene usato anche in cosmesi per produrre creme per il corpo da usare in caso di massaggi o anche solo per ammorbidire e rinfrescare la pelle. Anche l’estratto di petali di girasole trova un forte impiego nella cosmesi. Miscelato a estratti di altre piante, come il melograno, serve per produrre creme contorni occhi da usare per combattere le rughe e creme rassodanti per combattere l’invecchiamento della pelle.
I prodotti a base di estratti di girasole hanno un costo che rientra nella media degli altri prodotti erboristici. Sicuramente non si tratta di un costo troppo basso. La crema a base di olio di girasole ad esempio, in confezione da 125 ml, costa intorno ai 13,50 euro. Man mano che si va avanti nella vasta gamma di prodotti cosmetici a base di estratti di girasole, il costo si alza. La crema rassodante e contorno occhi costa intorno ai 23 euro. Diminuzioni di prezzo e occasioni di sconti si trovano per i prodotti cosmetici a base di girasole da comprare online. Lo stesso prodotto, sul web, si può comprare anche a 19 euro.