Magazine

Recensione: Guns contro le armi, di Stephen King

Creato il 20 ottobre 2021 da Gliscrittori
Recensione: Guns contro le armi, di Stephen King

Libri Recensione di Elena Genero Santoro. Guns contro le armi, un saggio di Stephen King (Marotta e Cafiero). Il più grande scrittore di thriller e horror al mondo si schiera contro la violenza armata.

Anni fa chattavo su Skype con un ventenne della Florida conosciuto su una piattaforma di scambio linguistico. Io volevo imparare l'inglese e lui l'italiano. In realtà ci scrivevamo solo in inglese perché lui di italiano spiccicava due parole di numero, tipo "hasa", cioè "casa" con accento toscano perché aveva alcuni parenti che vivevano lì.
Come fu, come non fu, arrivammo a parlare delle armi e toccai con mano l'abisso tra il nostro approccio europeo e quello americano.
Premetto che il ragazzo non era un bullo di strada, anzi, era un giovanotto molto carino che studiava da infermiere con l'obiettivo di curare i bambini. Era cioè animato dai migliori sentimenti, ma trovava perfettamente normale possedere un'arma per difendersi da eventuali assalitori. Giudicava folle che noi europei attendessimo la polizia per difenderci. O che ci facessimo bastare un antifurto per scongiurare le effrazioni. E lui stesso aveva acquistato una pistola senza alcuna difficoltà.
Il suo punto di vista, che tale rimase, viene inquadrato appieno nel breve saggio di Stephen King.

Guns contro le armi di Stephen King inizia con la descrizione di come, ogni volta che avviene una strage in una scuola americana, i media e i politici seguono un cliché standard, ma nessuno mette in discussione che la disponibilità illimitata di armi in America dovrebbe essere rivista.

Mentre la destra americana dà la colpa alla "cultura della violenza" e ai problemi psicologici di chi spara, le lobby delle armi prosperano. Stephen King la pensa diversamente. Intanto tutta questa violenza nei libri e nei film, che nella testa dei repubblicani sarebbe in grado di condizionare le giovani menti fino a portarle a compiere gesti insani, non è reale. Tra i videogiochi va ancora per la maggiore Super Mario Bros e i libri più diffusi appartengono al genere del mommy-porn: «Gli americani mostrano poco interesse verso l'intrattenimento che contiene violenza armata».

Vi è però, nella popolazione, l'idea diffusa, e distorta, che ognuno debba essere armato per potersi difendere da assalti indesiderati.

Proprio come affermava il mio giovane amico in chat. Il quale ne era sinceramente convinto e me lo spiegava con un candore "disarmante" (perdonate il gioco di parole).
Ma come spesso avviene, il pericolo percepito non è sempre quello reale. I numeri dicono una cosa ben diversa.
Avere un'arma in casa aumenta il rischio di suicidio del 300%.
Ogni sedici ore una donna viene uccisa con un colpo di arma da fuoco dal suo compagno attuale o da uno precedente.
Ogni giorno otto fra bambini e ragazzi vengono colpiti per sbaglio dalle armi da fuoco in famiglia.
Stephen King, Guns contro le armi
I numeri dicono che le morti o i ferimenti da arma da fuoco, volontari o accidentali, avvengono le mura domestiche, tra congiunti. Gli estranei, gli assalitori da cui gli americani vorrebbero difendersi, sono casi ben più rari. E periodicamente capita che qualcuno, con un'arma, ammazzi la moglie o il figlio dopo averlo scambiato per un ladro.

Guns contro le armi, il saggio di Stephen King, edito da Marotta e Cafiero di Rosario Esposito La Rossa, è lucido e alla fine propone tre soluzioni per limitare i danni.

Chiede che le armi che chiunque può comprare siano davvero calibrate per la legittima difesa, con un numero di colpi limitato, e che possano essere venduti solo a chi non ha precedenti e non si dimostra insano di mente. Un certo tipo di armi per un certo tipo di utenza. Probabilmente ciò permetterebbe di ridurre le vittime, di minimizzare le stragi nelle scuole e nei luoghi pubblici. Ma sarebbe una soluzione di compromesso, per trovare un punto di incontro con i repubblicani e i patrocinatori del diritto alla legittima difesa. Sarebbe una soluzione molto americana, che a me, da europea, appare ancora troppo poco.
Guns contro le armi

Guns contro le armi

di Stephen King
Marotta + Cafiero
Saggio
ISBN
Cartaceo 14,25€

Sinossi

Il più grande scrittore di thriller e horror al mondo si schiera contro la violenza armata. Uno Stephen King inedito in Italia, che presta la sua penna al tema più controverso d’America: l’utilizzo smodato delle armi da fuoco. Questo libro, scritto subito dopo la strage alla Sandy Hook Elementary School in cui morirono 20 bambini, accende le luci su una situazione fuori controllo negli States. King provoca, discute, tenta di suggerire possibili e necessarie soluzioni. Uno scritto a cuore aperto contro la violenza e gli uomini dal grilletto facile. Con numerose infografiche tratte dalla Brady Campaign to Prevent Gun Violence.


Elena Genero Santoro


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog