Non ci si può proteggere dalla sofferenza senza proteggerci anche dalla felicità: è un assunto tale per cui se ci abituiamo a sentire meno, perché da qualche parte della nostra storia ci è stato insegnato così – o abbiamo dovuto imparare in fretta a dimenticare quelle piccole felicità che ci commuovono con il solo soffio della percezione e del ricordo- non potremo più nemmeno godere della pura libidine che ogni nuova giornata porta con se.
Leggerezza. Voglio scriverne un elogio perché grazie alla leggerezza siamo in grado di vivere una vita piena e profonda e significativa.
Leggerezza che vuol dire amare il bello, amare il ridere, ma sapere bene cosa vuol dire la malinconia, perdonare contro ogni assunto, soffrire al di là dell’emozione stessa.
Amare: amare non è una cosa semplice. Amare è crederci, fidarsi, andare contro ciò che il nostro orgoglio pone in primo piano rispetto alle convinzioni che abbiamo imparato. E’ ribaltare concezioni. E’ rinunciare. E’ compromettere. E’ mettersi in discussione. E’ stancarsi ma rimanere. E’ dubitare ma scegliere di continuare a credere. E’ pensare in grande al fine di un progetto meraviglioso, l’unico forse per cui vale la pena di vivere e sognare.
Oggi sono stata in Università a Padova, ospite speciale per raccontare la mia avventura Gipsy. Ma che davvero hanno chiamato me?Ma che davvero stanno parlando di noi, del nostro percorso e del nostro progetto? Non ero così agitata dall’esame di economia politica con Ricciardi.
Parlando dell’organigramma di Gipsy, dei progetti in arrivo, della struttura che ha assunto questo mio piccolo grande sogno, nato come un ancora di salvezza al quale aggrapparsi per rinascere dalla fine di un amore, mi sono resa conto di quanto fondamentale sia stata la positività, al di là di ogni retorica, in questo cammino compiuto ad oggi. Quanto sia necessario smettere di parlare delle brutture, quanto piuttosto sottolineare ciò che di straordinario ogni aspetto – letteralmente OGNI aspetto- della vita che viviamo ci regala.
Diventiamo il sogno stesso. La vostra attenzione per favore: nessuno viene a salvarci. Quello che facciamo7realizziamo/diventiamo/ è al 100% nostra responsabilità. Come passa il tempo, così passano le mille versioni di noi. Non siamo mai chi eravamo un mese fa. L’esperienza accade, senza che noi possiamo fare qualcosa. Accogliamola, offriamo da bere, brindiamo e viviamo ogni secondo in circolarità.
Io credo che se non avessi un’ostinazione tale per cui cerco di guardare veramente a ciò che può essere il prezioso asterisco che cambia la giornata, non sarei andata da nessuna parte. Sul serio. Mi sarei fermata a chi diceva che sarei caduta vittima della depressione come la mia mamma. O avrei scelto di condurre una vita pacata e sui binari, pregna di ambizioni di altri e aspettative fuorvianti. Avrei smesso di scrivere dopo che un drago si permise di tranciarmi occhi e cuore. E invece no. Ho scelto di credere, con ostinazione e determinazione, come quando da piccola credi nelle favole, del topino dei dentici e in Babbo Natale.
Ho scelto di dare una chance alla domanda ” e se…?” E Se ci provassi?E se imparassi a volare? E se la vita che sogno fosse esattamente dall’altra parte della paura?
La mente è l’unico grande potere che abbiamo e gli strumenti che ci permettono di realizzare grandi opere altro non sono che il pensiero stesso. La grazia è qualcosa che deve guidare le nostre azioni, non per mero esercizio filosofico o per ambire al premio di Santa subito, quanto piuttosto perchè la grazia, la gentilezza dei modi, è la luce che rischiara il buio che inevitabilmente ciascuno di noi affronta lungo il proprio percorso.
Basta sprecare tempo arrabbiandosi, parlando male gli uni degli altri. Basta. Impariamo a vedere il bello, costruiamo alleanze che non debbono marcare territori ma solo marciare coesi verso l’unico obbiettivo auspicabile: la serenità.
Viviamo in città piene di non detti, amiche che diventano ex amiche e ex amiche che allacciano rapporti a suon di like su fotografie di queste amiche. Circolo vizioso anche solo a scriverne. Siamo ridicoli, vero?Buffi. Se si pensa che siamo il contrario dell’eternità e l’unica traccia che possiamo ambire a lasciare dietro di noi è come siamo stati, la nostra anima, il nostro modo di essere.
Good friends we have, good friends we lost: l’ha cantata Bob Marley anni addietro e mai lirica fu più vera. Il tempo è tutto: ci si perde, ci si ritrova, semplicemente a volte non si è ancora pronti gli uni per gli altri – ma non siamo inflessibili perché siamo solo umani e stiamo cercando di fare del nostro meglio.
Sapete qual’è la mia vera ricchezza?La mia crew. Che è fatta da amiche che sono diventate sorelle. Migliori amici come fratelli. Il mio fidanzato che è parte integrante del mio stesso battito del cuore. Mia madre come aiutante, durante la realizzazione di ricette e come groupie quando entrando di sorpresa in casa mi dice ” Tutta piazza Diocleziano profuma di buono grazie a te”.
Io questa sera ho brindato alla mia nuova vita. La semplicità del sorriso che ogni mattina mi si stampa sul volto, quando trovo accanto il mio fidanzato è qualcosa che va ben oltre il desiderio. E’ vita elevata all’ennesima potenza. Ho brindato perchè tutta la farina, lo zucchero, il miele che ogni giorno impasto, cuocio e trasformo, è ciò che ho sempre sognato, oltre ad essere un piccolo miracolo, una sorta di magia che trasforma il corso del destino.
Oggi vi aspetto a #CasaZalando in Via Kramer 19, dalle 16 alle 19. Ho impastato fino a tardi, con molto amore e ballando ad ogni lievitazione. Mi venite a trovare?
Ed ora ecco le ricette:
Muffin alla Banana e frutto della passione
275 gr di farina
2 cucchiaini di lievito
80 gr di zucchero
1 uovo
4 banane schiacciate
una manciata di frutto della passione deidratato
1 cucchiaio di vaniglia
100 gr di yogurt
100 gr di burro.
Scaldate il forno a 180°C. distribuite i pirottini nella teglia dei muffin – io li uso doppi cadauno.
Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola abbastanza capiente o nella planetaria. Mescolate fino quando il composto risulterà omogeneo. Dividete il composto in ciascun piroettino – circa un cucchiaio per – e infornate a 180° per 20 minuti
Double Chocolate Chip Cookies.
115 gr di burro morbido
60 gr di zucchero
1 cucchiaio di sciroppo d’acero
1 uovo
Gocce di cioccolato bianco e nero
170gr di farina
1/2 cucchiaino di lievito
Scaldare il forno a 190°C. Coprire una teglia/placca di carta da forno.
Rendete crema il burro con lo zucchero, aggiungete la vaniglia, l’uovo e mescolate.Aggiungere poi tutti gli ingredienti e mischiate bene. Con un cucchiaio, formate delle palline sulla carta da forno, ben distanziate le une dalle altre. Inforno per circa 10/15 minuti.
Loaf Cake
200 gr di burro
200 gr di zucchero
3 uova
200 gr di farina
1 bustina di lievito
cacao alla violetta
Pre riscaldare il forno a 180°.Burro a pomata con lo zucchero, e lentamente inserite le uova. quando il composto è omogeneo, versare farina, lievito e cacao e mischiare bene. Tutto in forno per 50 minuti.
Si ringrazia
Zalando
Missoni
Gap