L’undicesima tappa del Giro d’Italia va in scena da Collecchio, piccolo paese in provincia di Parma, a Savona, per un totale di 249 km. Al via, ore 10:58, 180 corridori compongono il gruppo, nel quale però non figura Michael Matthews, l’australiano della Orica che per sei giorni ha indossato la maglia rosa di questa edizione, vincendo anche una tappa.
La gara, tuttavia, stenta a regalare emozioni nella prima ora di corsa: da segnalare al km 27 il ritiro di Wegmann. Al km 63 ha inizio la prima salita di giornata, G.P.M. di seconda categoria verso Passo Centro Croci, e non si fa attendere l’attacco di Geniez, Roche e Quemener che creano il vuoto tra sé e il gruppo maglia rosa, ma a scollinare per primo è il colombiano Arredondo, seguito da Thurau e Roche.
Nel tratto in discesa che conduce a Sestri Levante sono vittime di una caduta Diego Ulissi (due vittorie in questo Giro) e Luke Durbridge, costretto al ritiro. Nel frattempo la fuga, composta da 14 corridori, accumula un vantaggio massimo di 4 minuti: la Androni prende dunque il comando delle operazioni del gruppo dei migliori e il vantaggio dei battistrada diminuisce fino ad essere totalmente annullato in corrispondenza dell’inizio della seconda scalata di giornata, Naso di Gatto (anche in questo caso G.P.M. di seconda categoria). Altra salita, altro attacco di Arredondo. Il detentore della maglia azzurra scappa via con Preidler e conquista anche la seconda vetta di questa undicesima tappa.
I due vengono però risucchiati dal gruppo in discesa, durante la quale Michael Rogers sferra l’attacco decisivo a 20 km dal traguardo: azione in solitaria per l’australiano che, complice la mancata collaborazione nel gruppo maglia rosa, giunge a Savona con un vantaggio di 10″ sugli uomini di classifica per quello che è il suo primo successo al Giro.
Questo Giro d’Italia è, quindi, all’insegna della bandiera australiana: sei giorni in rosa e una tappa per Matthews, una tappa per Rogers e la leadership in classifica generale ora detenuta da Cadel Evans.