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Giro d’Italia 2012, cronosquadre Verona: colpo Garmin, Navardauskas maglia rosa. Sorpresa Katusha, flop BMC e Lampre-ISD

Creato il 09 maggio 2012 da Fumagale @ciclo_news

Giro d’Italia 2012, cronosquadre Verona: colpo Garmin, Navardauskas maglia rosa. Sorpresa Katusha, flop BMC e Lampre-ISDGarmin-Barracuda ha vinto la cronosquadre di Verona, prima frazione “italiana” del Giro d’Italia 2012, con il tempo di 37’04” (53,7 la stratosferica media oraria). Alle spalle del team statunitense, che conquista la maglia rosa con il lituano Ramunas Navardauskas, chiude – parecchio a sorpresa – l’insospettabile Katusha, con soli 5” di ritardo.

Gioisce Joaquim Rodriguez, che pure a cronometro non è un mostro (oppure sì, ma nel senso deteriore del termine): lo spagnolo guadagna 17” su Roman Kreuziger e 21” su Ivan Basso, mentre Michele Scarponi – che ricordiamo essere campione uscente del Giro per effetto della squalifica per doping di Contador – paga un dazio di 29” al termine di una prova in cui la sua Lampre-ISD perde i pezzi, chiudendo con soli 5 uomini (il minimo sindacale: il tempo viene infatti calcolato sul passaggio del quinto, nelle cronosquadre).

Impietosa Garmin-Barracuda, ma efficace: a metà prova il suo miglior specialista, il danese Alex Rasmussen (terzo nel cronoprologo di Herning), ha perso le ruote dei compagni di squadra ed è stato abbandonato al proprio destino, mentre gli altri hanno continuato a martellare; a ragione, visto che da stasera possono festeggiare una maglia rosa che è difficile possano perdere nella tappa di domani, un arrivo per sprinter a Fano. Ma che pericolo quando Navardauskas, 23 anni, ha cominciato a cedere rischiando di perdere l’ultima ruota del treno: mancavano 5km al traguardo, chissà dove ha trovato le forze il lituano..

Finisce qui, invece, il “sogno rosa” di Taylor Phinney, che su una semi-curva mal impostata dal “pilota” del treno BMC finisce fuori strada ma riesce a tenere il controllo della bicicletta nonostante le ruote finiscano sul prato, incontrando – peraltro – erba alta e umida. Chiude con un ciuffo incastrato nel deragliatore del cambio posteriore, e il grande rimpianto di essere incappato in una giornata più che mai storta.

Delude il team NetApp, che chiude con 37’47” nonostante schieri un ottimo passista come quel Jan Barta che ha vinto la cronometro conclusiva – e la classifica generale – della Coppi e Bartali 2012.


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