29 anni il prossimo agosto, l’olandese Theo Bos sarà l’uomo veloce Rabobank nelle – numerose, a cominciare dal trittico danese d’esordio – tappe pianeggianti della Corsa Rosa, e spera proprio nel palcoscenico italiano come eccezionale ribalta della sua consacrazione.
Certo, la concorrenza sarà agguerrita: il plurivittorioso di questo avvio di stagione, Elia Viviani (Liquigas-Cannondale), potrebbe essere al Giro, così come il veronese Andrea Guardini (Farnese-Selle Italia) sempre a caccia del primo trionfo in una corsa di livello mondiale; per non parlare della pattuglia straniera, con il campione del mondo Mark Cavendish (team Sky) e il suo predecessore in maglia iridata, Thor Hushovd (BMC), cui si aggiunge – nel suo piccolo – il francese Romain Feillu (Vacansoleil) e chissà chi altro..
Ma Theo Bos, reduce da un’operazione all’inguine che risale allo scorso dicembre, ha le idee piuttosto chiare:
Nel 2011 ho iniziato a correre prima in Qatar e in Oman e avevo più chilometri nelle mie gambe – ha spiegato Bos a Wielerland - Il mio primo obiettivo reale è il Giro d’Italia 2012 e, se migliorassi rispetto all’anno scorso, vorrei far parte della selezione olandese per la prova su strada delle Olimpiadi di Londra.