Né qui né altrove
Una notte a Bari
“Contromano”, Laterza, 2008
Cos'è l'amicizia, per l'autore:" L'importante tra amici non è quello che si dice ma quello che non c'è bisogno di dire"
In Né qui né altrove lo scrittore traccia una mappa degli affetti ispirata dai compagni di liceo a Bari. L’idea originale di Gianrico Carofiglio era quella di redigere, attraverso la spinta della rimpatriata notturna, una specie di guida per raccontare la città, com’era e com’è, descrivere in modo ironico luoghi, locali, sapori baresi… Ma durante la stesura - ha affermato lo stesso autore - "i personaggi e i sentimenti hanno preso il sopravvento e la guida si è trasformata in un racconto sull’amicizia, sui ricordi di una vita, sullo spaesamento" divenendo l’opera più autobiografica e intimista scritta sino ad oggi dal papà dell’avvocato Guido Guerrieri e del filone legal thriller italiano. Storia di un'amicizia al maschile che attraversa il tempo e pone i protagonisti di fronte all'esigenza di archiviare un modo d'essere. Darsi l'uno all'altro con verità e con quella parte di dolore che l'esercizio della verità comporta.
"Mi chiesi quali altre cose su me stesso stavo per imparare" riflette l'io narrante, dopo che l'amico Paolo Morelli gli ha appena detto che, terminata la notte trascorsa ad attraversare la Bari della giovinezza e dei ricordi comuni, non si rivedranno mai più.
"Perché, a parte il fatto che io non ho nessuna voglia di vederti di nuovo, ti informo che esiste la tristezza, esiste l'infelicità, le cose finiscono, si invecchia, ci si ammala e si muore. E ho una notizia: capiterà anche a te".
Superato l'incipit dei primi capitoli,la città DEVE farsi da parte, ritornare a essere il contenitore dei sentimenti. Anche quello dell'amore, forse per la prima volta così dichiaratamente evocato da Carofiglio nelle sue pagine. "Ti amo. Sono un idiota ma ti amo". Anche l'io narrante, in molti tratti e circostanze combaciante con l'autore, ha un segreto di cui liberarsi. E la sua dichiarazione d'amore è per la ragazza francese lasciata andar via insieme con i sogni di un'esistenza diversa, avventurosa, in quell'altrove sconosciuto che dà il titolo al romanzo.Ma Carofiglio nello scorrere della trama ammonisce: "Chi lo sa quanto i nostri ricordi dipendono dal ricordo e quanto invece dalla fantasia e dal nostro bisogno di confortarci. Con le bugie, con le illusioni, con le storie. Ma forse questo riguardava solo me".
ALTRI CONTRIBUTI
NEL BLOG
....Bari vista anche dalla prospettiva gastronomica della focacciaIN Sulla mia scrivania Paola Borraccino così:"Sembra scritto sulla scorta della consapevolezza che ormai il pubblico compri qualunque cosa sia firmata col marchio di fabbrica Gianrico Carofiglio.."
In LIBRI DA LEGGERE .. un libro veramente bello, che si fa leggere tutto d’un fiato, che si abbandona a fatica e nel quale si finisce inevitabilmente per ritrovare qualcosa del proprio vissuto, alcune sensazioni e pensieri che prima o poi ci hanno occupato la mente