Giro d'italia letterario, gadda , via merulana col pasticciaccio

Da Simoeffe

Non posso negare che Gadda sia un autore difficile; ma il punto, messo a fuoco dalla critica specialmente negli ultimi anni, è che la straordinarietà della lingua gaddiana - tale da giustificare l'invenzione del paradigma storico-stilistico che Contini chiama "funzione Gadda" - fa ombra alla consistenza narrativa della sua scrittura.

Il critico Contini, che pure ci ha fornito le lenti formali con cui si è abituati a leggere Gadda, l'aveva compreso da tempo:

Il romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana nasconde dietro il genere "giallo", e dietro il groviglio linguistico, tutta una serie di prospettive e visioni del mondo, che l'autore ci mostra attraverso una scrittura sempre più ansiosa di conoscere, che si accavalla sugli oggetti e sui diversi personaggi man mano che si presentano. Il plot narrativo è quello classico dei romanzi "gialli", il commissario Ciccio Ingravallo, alter ego dell'autore, deve sciogliere il nodo di due delitti, avvenuti nel famoso "palazzo degli ori", in una prestigiosa via di Roma: un furto di gioielli e un assassinio, apparentemente non collegati tra loro.

Sappiamo che il Pasticciaccio non è compiuto e non poteva essere altrimenti per due motivi: innanzitutto benché esso si adatti e si sforzi di essere specchio della realtà, finisce per divenire un mondo a sé stante, con le proprie regole e le proprie vite, e ci si accorge di questo impasse dal momento che il commissario ha capito chi è l'assassino; in secondo luogo perché la ricerca di Gadda, non trascura i dettagli più piccoli, compie una ricerca infinita, senza via d'uscita, ma con innumerevoli atre vie che si dispiegano dinnanzi alla scrittura.

Secondo me l'insegnamento più grande che questo autore ci ha dato , in un mondo che si presenta come un groviglio, in continuo mutamento per la dialettica soggetto-mondo, è che non bisogna mai arrendersi nella ricerca di uno scopo o di un ordine, perché proprio come il labirinto di Calvino, l'importante è la sfida che si lancia al reale, anche se questo significa addentrarsi in un altro labirinto di monadi.

Una lettura non semplice, anzi, estenuante. Senza dubbio pesante . Io ho cercato di cogliere il messaggio più profondo che lo scrittore - ingegnere ci ha consegnato, il bisogno smodato di parlarci di tutto quello che abita sotto la superficie delle cose, allora il Pasticciaccio di Gadda ecco offrire

Scopo dell'autore lombardo sarà sempre quello di scucire queste relazioni tra oggetto e soggetto, tra un io corporale ed un io coscienziale, tra mondo cosmico e mondo terreno, cercando di non farsi mai trascinare nel vortice, nascondendosi dietro un linguaggio, che riesce ad essere al tempo stesso gergale, tecnico-specialistico, aulico, basso-comico e sublime.


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