Si è infatti messo al lavoro proprio il britannico in prima persona, a un certo punto, per portare a buon fine l’inseguimento ai campioni che hanno provato a metterlo in crisi, palesando uno stato di grazia che non può non preoccupare – gli altri, suoi rivali – in vista del sempre più imminente Tour de France 2012.
Dopo i fuochi d’artificio tra big, la corsa si è risolta con un finale thrilling tra i nove fuggitivi di giornata, scattati dopo quasi 70 km. Ha vinto il francese Arthur Vichot (FDJ-BigMat), più lesto di tutti i compagni d’avventura ad approfittare di un momento di incertezza ai 5 dal traguardo: via, senza guardarsi alle spalle, fino a raccogliere l’abbraccio del pubblico di Rumilly, che lo osanna nel giorno del successo più importante della sua carriera. Il gruppo dei migliori chiude con un ritardo inferiore al minuto. Non cambia nulla in classifica generale.
Da segnalare il ritiro della prima maglia gialla di questo Giro del Delfinato 2012, Luke Durbridge (GreenEDGE): il giovane australiano si è scoperto infortunato al Tendine d’Achille al risveglio dopo una notte piuttosto tribolata, ed ha avuto l’altolà dai medici del team.
Ordine d’arrivo:
1. Arthur Vichot (FDJ) 4:42:17
2. Egoi Martínez (Euskaltle-Euskadi) a 26
3. Dmitri Fofonov (Astana) m.t.
4. Remy Di Gregorio (Cofidis) m.t.
5. Cayetano Sarmiento (Liquigas-Cannondale) m.t.
6. Alberto Losada (Katusha) m.t.
7. Dani Navarro (Saxo Bank) m.t.
8. Maxime Mederel (Saur Sojasun) m.t.
9. Maxime Bouet (Ag2r) m.t.
10. Bruno Pires (Saxo Bank)