Il panettone sassoso del Piz Boè si erge al margine meridionale dell'altipiano del Sella, il gruppo dolomiti racchiuso dai quattro passi: Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi. Nella foto compare sulla destra, visto dalla stazione d'arrivo della funivia che collega Passo Pordoi con il Sass Pordoi. La via di salitasi si svolge lungo il versante in ombra.
Questo è il punto più esposto. In foto sembra molto più "ardito" di quanto
effettivamente sia. In basso a destra si vede il rifugio Boè.
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Non solo: dalla stazione si discende brevemente (100 metri) fino alla forcella, da dove si sbarca sull'altipiano vero e proprio. Il posto è grandioso e inconsueto, con quell'aria da deserto di pietra sospeso sopra le verdi vallate dolomitiche.Non fosse per un breve tratto di sentiero esposto (ma comunque largo, comodo e attrezzato con fune metallica perfettamente fissata) l'intero percorso, in quanto a difficoltà tecniche, sarebbe tranquillamente classificabile come "turistico". C'è però l'altezza (un tremila è sempre un tremila) e anche la lunghezza, non eccessiva ma comunque superiore a qualunque promenade cittadina.Nel complesso, direi "escursionistico" ma nulla di più. Inoltre, il rientro dal ripido canalone del Pordoi si può evitare risalendo brevemente alla stazione del Sass Pordoi e scendendo in funivia.
Quote e dislivelli:Quota di partenza: m 2.950 (funivia Sass Pordoi)Quota di arrivo: m 2.239 (Passo Pordoi)Quota massima raggiunta: m 3.152 (Piz Boè)Dislivello assoluto: m 202Dislivello cumulativo in salita: m 466Dislivello cumulativo in discesa: m 1.157Lunghezza con altitudini: km 9,6Tempo totale netto: ore 3:45 ARDifficoltà: EDescrizione del percorso:Dalla stazione a monte della funivia (m 2.950) si scende lungo sentiero segnato fino ai 2.848 metri di Forcella Pordoi dove si imbocca il sentiero SAT 627 che si segue praticamente in piano fino al Rifugio Boè (m 2.871). Dal rifugio si rimonta, sempre su sentiero segnato, il gradone occidentale del Piz Boè senza difficoltà degne di nota. I tratti esposti sono comunque ottimamente attrezzati con fune metallica. Avendo cura di rispettare il senso di marcia (esistono due distinte "vie", una per la salita e l'altra per la discesa perchè il posto è assai frequentato) si guadagna rapidamente la cima (m 3.151). Per la discesa si segue il sentiero SAT 638 che scende dal"torrione" del Piz Boè fino allivello dell'altipiano sassoso, dove, a quota 2.830 circa ed ormai vicini a Forcella Pordoi, si ricongiunge al SAT 627 già seguito durante la salita. Dalla forcella (m 2.848) si imbocca l'evidente traccia che a zig zag scende lungo il ripido canalone ghiaioso fino al Passo Pordoi (m 2.239).Come arrivare:Si lascia l'auto a Passo Pordoi e si sale in funivia fino al Sass Pordoi.