L’altro giorno, carissima meravigliosa Lory, mi sono resa conto di aver fatto il famoso “giro di boa”.
Ero al supermercato, come (quasi) sempre io con i bimbi perché il babbo era al lavoro.
Ho notato che una ragazza ci guardava con stupore sorridendo.
Il nostro è un paesello piccolo, in cui i volti si conoscono quasi tutti.
E il suo non lo avevo mai visto.
Noi facevamo i nostri acquisti, loro si dividevano i compiti. Tutto sommato bravini, anche se in altre occasioni si comportano meglio.
Ma tutto ok.
La ragazza era davanti a noi alla cassa.
Si è voltata, quando ci ha visto arrivare…e…
“Scusa se vi guardo così ma….quanti anni hanno?”
“Quasi tre”
“Ecco, sto guardando ciò che mi aspetta…e volevo sapere quanto manca! Io ho due gemelle di 6 mesi…..”
Ecco….ora sono IO quella a cui fanno domande.
Quella che viene vista come il miraggio lontano nel deserto.
La Speranza, il Coraggio, la Salvezza….la Prova che esiste anche un Domani “normale”, sereno, magari anche divertente.
Per un attimo, lo confesso, stavo per dirle “Hai voglia!!! È ancora lunga la strada!!!”. Perché è inutile negarlo: quando i tuoi hanno 6 mesi, pensare ai 3 anni è troppo lontano x sentirsi sollevati al pensiero….
Allora le ho detto semplicemente la verità.
“Il primo anno è micidiale. Faticoso. Allucinante. Inimmaginabile per chi non lo vive…ma poi migliora.
Credimi che è vero.
Sarà sempre faticoso, come vedi anche dalla mia spesa frenetica di oggi, ma cambierà.
Sara faticoso ma emozionante.
Faticoso ma divertente.
Faticoso ma impagabile.
Mentre il primo anno non lo sembra poi molto”
“Ma come fai a venire a far la spesa con loro???”
“Quando non hai alternativa, ti ingegni a far tutto. E alla fine è meglio, perché loro così imparano e tu potrai uscire sempre più spesso e più volentieri con loro.
Non chiuderti in casa, non vincolarti sempre e solo agli altri.
Esci, portali in giro, portali nelle situazioni.
E impareranno a viverle bene.”
“Sai volevo mandarli al nido. Ma dopo si ammalano sempre…”
“Ah questo è poco ma sicuro. Ma così a 6 mesi come a 1 anno come a 3 anni.
Ma quello che gli insegna il nido è l’aiuto più prezioso che puoi avere…”
“Dici?”
“Dico!”
“Ma quindi si sopravvive? No perché a me ora sembra impossibile…”
“Sì, si sopravvive. Certo, a volte è davvero pura sopravvivenza, altre volte invece sentirai talmente forte la carica della VITA e della sua adrenalina che ti sembrerà di poter scalare l’Everest, che al confronto non è niente…
Ma ci vorranno tutte le tue energie.
E anche quelle che ti dovrai inventare o che non sai di avere. Tutte!”
La ragazza ci ha pensato su.
Ha guardato i miei due mocciosi che nel frattempo avevano caricato sul nastro la spesa, messo a posto i cestini e fatto 2 chiacchiere con la commessa.
Mi ha riguardato e mi ha sorriso…
“Grazie..davvero…”
“Figurati. È un piacere….In bocca al lupo…”
Io e lei ci siamo capite.
Le sue domande, seppur identiche alle solite che chiunque mi fa 10 volte al giorno, avevano un sapore diverso. Sincero. Preoccupato. Speranzoso.
E quel sorriso, con cui ci guardava, diceva che la mia risposta, la NOSTRA risposta…era ciò di cui aveva bisogno. Vedere una vita ancora “normale” che la aspetta.
Lory, amica mia….
Quella ragazza mi sei sembrata tanto tu.
Lei era bionda, tu non lo sei…ma in lei ho visto me, ho visto te…ho visto la nostra Cry…
Ho visto mamme in difficoltà, avvilite, stanche, distrutte.
Poi ho visto me oggi.
Stanca e a volte avvilita, distrutta ma non così tanto…ma soprattutto al supermercato coi suoi bimbi.
Tieni duro, questo è il motto per tutte noi.
Tieni duro perché ne vale DAVVERO la pena.
Tieni duro perché i giorni passeranno, i mesi passeranno, gli anni passeranno…
Tieni duro.
Ma ricorda anche che TU sei importante. Che TU sei umana. Che TU sei una mamma e che i tuoi bimbi ti vogliono serena.
Tu sei anche una moglie e tuo marito è la tua spalla, il tuo aiuto ma anche il tuo complice, il tuo uomo.
Tieni duro….ma non perdere te stessa, la tua identità, la tua storia, la tua mente.
Tieni duro…ma continua a sorridere…trova il modo di farlo. Perché sono tante le giornate in cui vorresti solo piangere, urlare o dare testate al muro.
Ma ci vuole sempre qualcosa che ti faccia altrettanto sorridere, prendere fiato, ricaricare le pile.
Tieni duro, Lory.
Perché lo spettacolo che ti aspetta poi………è qualcosa di immenso…….