Di fronte a tale palese sperequazione, qualsiasi tentativo di ripristinare un po’ di equilibrio risulta vano. Gli apparati sono, pur con qualche lodevole eccezione al loro interno, schierati contro i cittadini onesti. Per questo motivo è necessario creare un fronte comune, tentare di generare un corto circuito nell’establishment.
Il tempo ci incalza: gli occultatori alzano il tiro, giorno dopo giorno. Dalle denigrazioni sono passati alle calunnie, dalle calunnie alle minacce, dalle minacce agli avvertimenti in stile mafioso. Né si possono dimenticare le iniziative “legali” ed i sabotaggi. Coloro non sono tigri di carta, ma provocatori ben addestrati: è bene non sottovalutare certi messaggi ed intimidazioni.
Il momento appare decisivo: o si riesce a coivolgere buona parte dell’opinione pubblica in iniziative per denunciare la geoingegneria clandestina, soprattutto in riferimento alla ricaduta di polimeri dannosi per la salute, o si rischia di essere neutralizzati. La morsa stringe. E’ vitale che si uniscano professionisti (avvocati, medici, veterinari, insegnanti…), associazioni, movimenti etc. per respingere gli attacchi dei negazionisti. E’ indispensabile portare alla luce i loro misfatti e le connivenze con il sistema.
Non bisogna demoralizzarsi, ma neppure abbassare la guardia né rinunciare ad aggredire in tutti i modi leciti l’ipocrisia, l’omertà e la censura ovunque esse si annidino.
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